Salvini, bordata al governo: “Forse disegno in malafede”

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Matteo Salvini interviene alla Pisana, nella sede del Consiglio regionale del Lazio. E da questa sede attacca il governo, a proposito delle proposte sulle imprese formulate dalla Lega. “Le richieste del mondo delle imprese sono al centro delle proposte avanzate dalla Lega. Le abbiamo proposte come emendamenti da due mesi a questa parte“, ha infatti affermato.

Salvini contro Conte: “Incapacità o disegno in malafede?”

Quindi il nuovo affondo nei confronti dell’esecutivo Conte e le politiche del governo sul tema delle imprese. “Non capisco e mi domando se è solo incapacità o pregiudizio ideologico, o se magari ci sia un disegno in malafede. Cioè ci sia un disegno preciso del governo di vendere, o meglio svendere, parte delle imprese italiane al migliore offerente all’estero. Che sia in Francia, o in Cina, o in Venezuela“, è stata la bordata di Salvini. Che poi ha aggiunto: “Non è possibile mettere in fila una sequela di errori ai danni degli imprenditori come quelli che il governo sta facendo. Lo denunciano tutti, dall’Ance, alle altre associazioni. Sono contento che gli imprenditori abbiano trovato una voce critica“.

Lega tra gli emendamenti bocciati e il sindaco di Roma

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Polemiche anche sul tema del bonus mobilità. “Il nostro presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Claudio Borghi, mi ha informato che stamattina hanno bocciato tre nostri emendamenti. Avrebbero dato fiato, e ossigeno, al settore auto“, ha dichiarato Salvini. Che poi ha scelto l’arma dell’ironia: “Li hanno bocciati, e pensano di aumentare la dotazione per i monopattini elettrici. Ma se vai in giro con i monopattini a Roma, hai bisogno dei posti in pronto soccorso che hanno chiuso. Questa politica vive su Marte“.

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Infine, un tema che non riguarda le elezioni politiche (sempre caro a Salvini e alla Lega), ma quelle amministrative: “Il futuro candidato sindaco di Roma? Non è detto che debba avere la tessera di partito in tasca. Potrebbe essere anche un manager. Siamo una squadra a livello di movimenti, il nome dell’allenatore arriva alla fine. Roma non ha bisogno di una persona sola al comando, ma di una squadra“.

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