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“Io a Mosca? La pace merita l’impegno e lo sforzo di tutti. Ci sto lavorando, se fosse utile e possibile io sarei disponibile, perché la pace significa salvare vite in Ucraina e salvare posti di lavoro in Italia“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, da Como. La sua intenzione di ricavarsi “un piccolo ruolo” per tentare di trovare la pace in Ucraina, tuttavia, ha scatenato in queste ore un autentico polverone. Tanto più che l’ex ministro dell’Interno ha parlato appunto di un viaggio in Russia, e non nei territori invasi dalle truppe di Vladimir Putin.
Il suo viaggio verso Mosca, secondo fonti della Lega citate da Adnkronos, potrebbe verificarsi già questa domenica. Tuttavia non solo l’entourage del segretario del Carroccio non ha confermato né smentito, ma nessuna comunicazione sarebbe arrivata nemmeno a Palazzo Chigi. “Se l’eventualità diventasse più concreta, Matteo Salvini informerà il Presidente Mario Draghi e ne parlerà con i vertici della Lega“, ha spiegato il partito. Ma questo a molti non è bastato.
La Farnesina nicchia, il centrosinistra attacca: “Va dove lo porta il cuore”
“Non siamo a conoscenza di alcun viaggio“, hanno riferito fonti del ministro degli Esteri secondo Adnkronos. E chi subito ha stigmatizzato l’iniziativa è Enrico Letta, che già nelle ore precedenti aveva illustrato quelli che vede come rischi nell’ipotesi di un governo futuro in mano alle destre. “Andrà a Mosca? Non mi stupirebbe – l’attacco del segretario del Pd –. Lui va dove naturalmente gli batte il cuore. Dall’inizio, da sempre. Quello è un luogo dove per lui è naturale andare. Noi sosteniamo l’impegno del Governo per la pace. Iniziative strampalate e propagandistiche alla Salvini non servono“.
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Parole analoghe anche per il senatore del Partito democratico Alessandro Alfieri a margine del convegno ‘Verso il 2023. Il Nord e i Riformisti’ a Palazzo delle Stelline a Milano. Il possibile viaggio di Matteo Salvini a Mosca? “Va dove lo porta il cuore – ha dichiarato –. In passato ha dimostrato di essere molto vicino alle posizioni di Putin, addirittura evocava di dare via due Mattarella per avere mezzo Putin. È in linea di coerenza con il passato, ma non con il Paese“. E a chi gli chiedeva se il leader leghista possa avere un ruolo da mediatore per la pace, Alfieri ha replicato: “È meglio che se ne stia in Italia“.
Salvini in Russia, la dura reazione del ministro della Difesa
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Ancora più dure, però, data la provenienza, sono le parole di Lorenzo Guerini. “Non commento ipotesi di viaggi anche abbastanza improbabili“. Così il ministro della Difesa ha risposto a chi gli chiedeva del possibile viaggio del leader della Lega, Matteo Salvini, a Mosca per una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina. Il diretto interessato, intanto, è tornato sull’argomento a ‘Sabato anch’io’, su Radio1 Rai. “Non ho certezze sul fatto che ci andrò. Ma ci stiamo lavorando – ha sottolineato il leader della Lega –. Non è un viaggio di piacere in una terra tranquilla, ma ci sono buone relazioni e le richieste che andiamo a fare le facciamo a tutti. E non vado a nome del Governo, vado rappresentando il sentimento della maggioranza degli italiani. Sfida a Draghi? No, supporto. Non mi voglio sostituire a niente e a nessuno“.
Non solo Salvini, però. Intervenendo a margine del convegno ‘Verso il 2023. Il Nord e i Riformisti’ a Palazzo delle Scintille a Milano, il ministro Guerini ha parlato anche delle prossime elezioni regionali. “La Lombardia ha bisogno di una spinta riformista – ha spiegato –. Lo sguardo è rivolto al 2023 e al lavoro che dovremo fare per la Regione. Innanzitutto con la costruzione di un quadro di proposte programmatiche per questa Regione, per poi costruire l’alleanza e arrivare a una candidatura. C’è tanto lavoro da fare“.