Sala: “A Milano 100 profughi ucraini al giorno. Stadio? Dibattito in fretta e bene”

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“Il mio messaggio al coordinatore del dibattito pubblico sullo stadio sarà ‘fare in fretta e fare bene’. Le due cose possono essere fatte insieme, non è necessario prendersi tempi inutili, ma bisogna fare quello che va fatto”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando del dibattito pubblico sulla realizzazione del nuovo stadio a margine della presentazione del concorso internazionale per la Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura. “Noi abbiamo fatto, come da regole, una richiesta formale al ministero per capire se loro hanno un coordinatore per il dibattito pubblico disponibile. Mi hanno informalmente anticipato che non ce l’hanno e ce lo stanno scrivendo. Un giorno dopo questa conferma noi partiamo con una gara velocissima per individuare il coordinatore – ha aggiunto -. Ci sono professionalità che fanno questo di mestiere, dunque non sarà un grande problema”.

Ucraina, Sala: “A Milano arrivano circa 100 profughi al giorno”

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Il primo cittadino del capoluogo lombardo è poi intervenuto sulla questione dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. “La situazione degli arrivi in questo momento è consolidata su un numero abbastanza standard, un centinaio circa: cinquanta o cento, dipende dai giorni. Così sono ancora gestibili. Quello che capiamo anche dalle nostre fonti diplomatiche è che tantissimi ucraini sono fermi al confine in attesa di capire se potranno tornare indietro o no – ha concluso -. Se così non sarà, è perché la guerra andrà avanti e le città verranno in gran parte distrutte, in quel caso ne arriveranno tanti”.

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