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Continua il dibattito interno alla coalizione di maggioranza sulle riforme in generale e, in particolare, sulla Nota di aggiornamento al Def (Nadef), con riferimento alle misure per limitare deficit e decrescita del Pil. Le varie anime che compongono la maggioranza si sono confrontate in un vertice a Roma: tra gli argomenti di discussione, inevitabilmente, anche le modalità di utilizzo del Recovery Fund messo a disposizione dall’Unione Europea nel percorso denominato Next Generation Eu.
Nonostante gli attriti del post-elezioni, il Movimento 5 stelle sembra avere una direzione univoca tra i suoi componenti. Almeno è questo quanto traspare dalle parole di Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia e rappresentante pentastellato.
“In questo percorso, il punto fondamentale per il M5s è la riforma fiscale – ha detto Bonafede davanti ai cronisti, dopo la prima fase del vertice di maggioranza -. Non capisco perché stiamo parlando di ritardi per il Recovery Fund. Dobbiamo essere orgogliosi, non smettiamo un attimo di lavorare. È sbagliato parlare di altro, compreso del Mes“.
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Anche dal Partito Democratico arrivano segnali di ottimismo. Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, ha parlato infatti di confronto “utile e propositivo” sulle prossime riforme.
“È stata accolta la proposta di Zingaretti di far partire subito un tavolo sulla riforma fiscale – ha spiegato Misiani -: vogliamo un sistema equo che aiuti le famiglie con figli. Andiamo verso la costruzione di una Nota di aggiornamento che vedrà l’utilizzo delle risorse europee e nazionali per far ripartire l’economia del Paese. Confermiamo una riduzione inferiore alle due cifre del Pil. Non abbiamo discusso di Mes”.
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Se da 5 stelle e Dem arrivano segnali positivi, Italia Viva invita invece a far presto sulla Nadef per poter avviare le riforme. “Una corretta programmazione finanziaria impone di non fare le cose di fretta, e per non fare le cose di fretta serve che la Nadef questa settimana venga varata con il consenso politico necessario – ha affermato Luigi Marattin, capo delegazione del partito fondato da Matteo Renzi -. Bisogna tenere insieme le esigenze di non spostare troppo la Nadef, altrimenti si accavallano tutte le tappe susseguenti”.
“La discussione è su quale traiettoria di deficit fare da qui al 2023 – ha aggiunto Marattin -. Non se ne è parlato specificamente oggi ma è chiaro che quello delle risorse del Recovery Fund è un tema. La Nadef è la cornice, il disegno è il documento programmatico di bilancio, le pennellate sono la legge di bilancio“.
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