Recovery Fund, Conte: “Nessun ritardo, preoccupazioni infondate”

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“Il dibattito che si sta sviluppando in questi giorni sugli organi di stampa offre ancora un dato un po’ fuorviante che dobbiamo correggere. Non siamo in ritardo rispetto alla tabella di marcia”. Si esprime così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sui dubbi avanzati dalle opposizioni riguardo al programma relativo all’utilizzo del cosiddetto Recovery Fund nell’ambito del piano Next Generation Eu. Intervenuto durante le celebrazioni del centenario di Confagricoltura, il premier ha confermato che non ci sono rallentamenti in questo senso.

Conte: “A metà ottobre le linee guida”

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Il piano per l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dell’Unione Europea, dopo l’esplosione della crisi sanitaria e di quella economica ad essa legata, non è quindi in discussione. “Le preoccupazioni in questo senso sono infondate – afferma Conte -, perché il piano sarà presentato nei termini indicati dalla Commissione europea. Ricordo che a metà ottobre potremo presentare le linee guida dei programmi i quali nel dettaglio potranno essere avanzati solo il prossimo anno. Questo è il cronoprogramma”.

Nel piano di rilancio del governo l’agricoltura rivestirà, per il presidente del Consiglio, un ruolo centrale. “Vi assicuro che il governo è pienamente impegnato perché il settore agroalimentare sia protagonista del piano di rilancio del paese – spiega Conte davanti ai rappresentanti di Confagricoltura -. Da sempre infatti l’agricoltura rappresenta un sodalizio tra innovazione e tradizione. Ciò rappresenta lo spirito del nostro Paese e il successo dell’Italia nel mondo”.

Manfredi: “Recovery Fund è una grande sfida”

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Sull’utilizzo del fondo di recupero si esprime, da Torino, anche il ministro dell’Università Gaetano Manfredi, nel primo giorno del nuovo anno accademico: “Oggi ci troviamo di fronte a una grande sfida, la sfida del Paese” sostiene.

“Uno dei temi fondamentali è il capitale umano – aggiunge il ministro, ex presidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane -. Dobbiamo investire in formazione, università, ricerca, per aumentare la competitività e la produttività. Se non raggiungiamo questi obiettivi non arriveranno i risultati”.

Gentiloni: “Mes? Per Italia vantaggio maggiore di altri Stati”

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Tiene banco, oltre alla discussione su come utilizzare il Recovery Fund, anche la questione legata al Mes e alle sue presunte condizionalità. Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, torna sull’argomento a margine della presentazione del piano d’azione per l’Unione doganale e afferma: “Ho ripetuto più volte che il lavoro che abbiamo fatto qui a Bruxelles è stato di togliere, a questa speciale linea di credito del Mes, le condizionalità che erano nei programmi economici generali dello scorso decennio. Possiamo dire che oggi questo prestito, per i Paesi che lo chiederanno, non è soggetto a condizionalità“.

“La decisione spetta ovviamente ai singoli governi – prosegue l’ex premier -. Certamente l’Italia ha bisogno di migliorare il proprio sistema sanitario, che ha dato un’ottima prova nel corso la crisi, ma ha messo in luce anche la necessità di miglioramenti e aggiornamenti. E certamente l’Italia è tra i Paesi che possono avere da questi prestiti, visti i nostri tassi di interesse, un vantaggio relativamente maggiore rispetto ad altri Paesi”.

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