Il 2 giugno come possibile data delle riaperture totali in Italia. A sostenerlo è il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervenendo questa mattina a Omnibus, su La7. “Non si può programmare dopo. Ci sono attività che si possono aprire dall’oggi al domani come il barbiere. Altre no, come i grandi alberghi. Bisogna monitorare i dati e, sulla base dei dati, aprire il prima possibile. Abbiamo bisogno di programmare per essere veloci, altrimenti gli altri ci superano”. Quindi, l’ipotesi di Garavaglia: “In Francia si parla del 14 luglio, negli Usa del 4 luglio. Il 2 giugno è la nostra festa nazionale e potrebbe essere una data delle riaperture per noi”.
Garavaglia: “Sulle riaperture, dibattito molto ideologico”
“Noi stiamo lavorando settore per settore per dare date specifiche”, ha sottolineato Garavaglia. “Diamo protocolli seri e le date. C’è un dibattito molto ideologico sulle riaperture, noi non siamo ideologici. C’è anche nei media una posizione ideologica, non c’è il bianco o il nero. Dare solo segnali negativi è sbagliato perché l’economia vive anche di aspettative. Monitoriamo settimana per settimana. L’anno scorso non sapevano a cosa andavamo incontro”, ha aggiunto ancora. “Questa volta abbiamo l’esperienza dell’anno scorso e un piano vaccinale che sta procedendo. Lavoriamo al Green Pass che prevede tre condizioni: il vaccino, avere avuto il Covid e il tampone negativo. Non è discriminatorio e da noi esiste già in Sardegna. Pensi che bello se l’anno scorso avessimo dato retta a Solinas in Sardegna. È un modello che sta già prendendo piede, perché ad esempio ci sono già numerosi voli che procedono così”.
“Ristori? Vanno date risposte nel breve”
Sui ristori: “Nei giorni scorso abbiamo sbloccato 85 milioni per le agenzie di viaggio, nel mio Ministero ci sono 500 milioni da sbloccare, ma gli indennizzi servono per tappare il buco, noi dobbiamo guardare al futuro”. Garavaglia ha poi definito “comprensibile” il clima di tensione che negli scorsi giorni è sfociato in proteste di piazza in tutta Italia per il prolungarsi della chiusura di varie attività commerciali, dichiarando che “dopo un anno di stop, vanno date risposte nel breve e una prospettiva chiara”.
Il piano ‘Isola Covid free’ ben visto da Garavaglia
Nel frattempo, il piano “Isole Covid free” è partito e si trova nella fase di perfezionamento. Ai sindaci interessati è giunta nei giorni scorsi una nota del Centro operativo interforze della Difesa che su input del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha avviato una “pianificazione relativa alla predisposizione organizzativa per l’effettuazione della campagna vaccinale a favore della popolazione nelle isole minori”. Garavaglia, a tal proposito, ha commentato. “La Grecia ha tante isole e per quello si sta muovendo in quella direzione, noi potremmo farlo. Il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare. La direzione mi sembra abbastanza chiara”.