Matteo Renzi a tutto tondo sul caso Open. Dai banchi di Palazzo Madama, l’ex Premier ha provato a spiegare i motivi della battaglia che ha intrapreso. Non contro la giustizia, a suo modo di vedere, ma condotta affinché paghino anche i magistrati che sbagliano. I momenti di tensione, tuttavia, non sono mancati.
Renzi e l’impunità: “Non a parlamentari, ma nemmeno a magistrati”
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“L’impunità non è consentita a nessuno, non ai parlamentari ma nemmeno ai magistrati. Se c’è un’ipotesi di non rispetto della legge, richiamare l’attenzione di altri magistrati ad andare a verificare è un atto di civiltà. Non stiamo compiendo atti eversivi“. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo al Senato sul conflitto di attribuzione contro i magistrati fiorentini per il caso della Fondazione Open.
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Renzi ha poi alzato la voce volendo spiegare che la sua invettiva non riguardasse il potere giudiziario. “Che i pm non abbiano seguito le regole lo ha stabilito la Cassazione, con cinque decisioni. Si vergogni chi pensa che qua stiamo attaccando la magistratura, noi la rispettiamo. Noi chiediamo che la politica faccia i conti con la realtà, senza alcun attacco alla magistratura“, ha dichiarato il leader di Italia Viva nel corso del suo intervento al Senato.
“Battaglia di civiltà, non tentativo di allontanare un processo”
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C’è poi un altro passaggio su cui Renzi ha tentato di fare chiarezza e di esporre le proprie ragioni. “Chi dice che siamo in presenza del tentativo di un senatore di allontanarsi dal processo, mente sapendo di mentire. Questo non ha niente a che vedere con la posizione dell’imputato, non cambia niente nel processo che mi riguarda“, ha infatti aggiunto l’ex presidente del Consiglio.
“Siamo qua perché su questo tema si combatte una battaglia di civiltà giuridica e di dignità della politica. Qua parliamo di Costituzione“, ha precisato Renzi, intervenendo al Senato sul conflitto di attribuzione contro i magistrati fiorentini per il caso della Fondazione Open. Un conflitto che, secondo lui, nasce già con un problema di fondo: “Le carte sono illegittimamente acquisite, lo dice la Corte di Cassazione“.