Renzi su Arabia Saudita e Bin Salman: “Pagato 80 mila dollari? Falso”

Matteo Renzi prova a fare chiarezza a tutto tondo su alcune delle polemiche più infuocate che lo hanno riguardato negli ultimi mesi. E, all’esterno di Palazzo Madama, il leader di Italia Viva espone la sua verità a proposito del Fondo Fii, dell’Arabia Saudita, del “rinascimento arabo” e della sua intervista al principe Mohammad bin Salman. Inclusi i compensi che quel discusso colloquio gli avrebbe garantito.

Renzi, l’intervista al principe e il compenso

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È falso che ho preso 80 mila dollari per quell’intervista. Per l’intervista e per il ruolo non ho preso soldi – ha garantito Renzi –. I miei compensi, come di tutti i parlamentari, sono pubblici. Deve essere tutto trasparente. Quindi non sono in alcun tipo di conflitto di interessi“. Poi il rilancio su uno degli stralci che più fecero discutere. “Sono convinto del nuovo rinascimento arabo. Così, alla domanda ‘riutilizzerebbe la parola?’, la mia risposta è “, ha sottolineato il leader di Italia Viva.

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Io penso che sia totalmente in linea con l’interesse nazionale che uno che ha avuto responsabilità altrove vada a parlare in giro per il mondo – ha aggiunto –. Ieri ero a Dakar, sono stato in Cina, America e altrove. Quando io vado a fare gli incontri internazionali ci vado sia da Matteo Renzi e sia da senatore. I cittadini italiani non spendono un centesimo, perché i viaggi o me li pago da solo o vengono pagati dalle organizzazioni internazionali. Quando c’è un mio ritorno economico, le tasse le pago in Italia. Io pago più di quanto prendo da Senatore della Repubblica“.

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Quindi il punto sul fatidico Fii Institute, responsabile dell’organizzazione della conferenza Fii NeoRenaissance. “Fermo restando che il board di cui faccio parte è di un fondo ma non di uno Stato, io pago di tasse molti più soldi di quanto ricevo. Io per lo Stato italiano sono un contribuente attivo – ha voluto precisare Renzi –. Finché mi è permesso di fare quel che sto facendo, continuerò a farlo. No, il Fondo Fii non è legato alla famiglia reale. Questo fondo di cui stiamo parlando rispetta le regole“.

Cosa è il Fii Institute e l’attualità italiana

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Quindi Renzi ha voluto spiegare meglio cosa sia esattamente il Fii Institute, ma soprattutto ha voluto parlare di Mohammad bin Salman e di quel contestatissimo “my friend”. “La fondazione Fii è molto importante ed è internazionale – la sua ricostruzione –. Sta nel mondo dell’innovazione tecnologica e dei big data. L’amministrazione Biden non ha sanzionato Bin Salman, che a sua volta non è il presidente del Fondo. Io chiamo ‘my friend’ una persona che conosco da anni e che è mio amico. Per quello che mi riguarda c’è una mia piena condanna per l’omicidio Khashoggi“. Una vicenda su cui era stato attaccato anche dalla vedova del giornalista scomparso.

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Ma Renzi si è voluto anche soffermare sull’attualità italiana: “Io penso che il Mes serva all’Italia. So che molte forze parlamentari sono contrarie. Draghi è contro, perché non abbiamo un piano sanitario. Ok, facciamolo. Perché se no è un problema. Se sono favorevole allo Sputnik? Quando ci sarà l’autorizzazione, perché no? Io ho qualche dubbio sul vaccino italiano, perché mi sembra che siano soldi buttati via“.

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