Reddito alimentare: sempre più vicini al via libera e il cibo invenduto andrà ai poveri

A cinque mesi dall’entrata in vigore della legge di Bilancio che lo ha previsto (legge 197/2022), è stato firmato dalla Ministra Calderone il decreto attuativo del reddito alimentare (il 78/2023), il quale stabilisce i presupposti per la sperimentazione triennale della misura, un sostegno in più per chi è in situazioni di povertà assoluta e per combattere lo spreco alimentare. Una volta ottenuto il via libera della magistratura contabile, scatterà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Con il decreto si andranno a definire le modalità attuative della misura, la platea dei beneficiaricome destinare le risorse finanziarie (1,5 milioni di euro nel 2023 e 2 milioni annui dal 2024), integrative di quelle già previste dal Programma Nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027.

Lo strumento si affianca alle iniziative di distribuzione di beni alimentari per contrastare l’indigenza grave che vanno dal Fondo nazionale presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, al Programma PO I FEAD per il periodo 2014-2020, fino al nuovo PN Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027.

La sperimentazione, che verrà attuata alcuni comuni capoluogo di città metropolitana individuati in Conferenza Unificata e durerà tre anni, prevede che i prodotti invenduti dei negozi – perché non idonei alla vendita a causa di confezioni rovinate o prossime alla scadenza – siano distribuiti gratuitamente sotto forma di pacchi alimentari, anche attraverso gli enti del Terzo settore.

Reddito alimentare: la carta solidale per acquisti di beni di prima necessità

Tra le soluzioni previste per sostenere le persone che versano in condizione di povertà, la manovra ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, un fondo con una dotazione idi 500 milioni di euro per il 2023 destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 15.000 Euro.

Carta Postepay
Foto | Poste Italiane https://postepay.poste.it/ – Newsby.it

Inoltre sono stati definiti i criteri di individuazione dei beneficiari del contributo economico, attraverso il decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste insieme al Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2023, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 110 del 12 maggio 2023. Per fruirne occorre essere iscritti nell’Anagrafe della popolazione (anagrafe comunale).

La misura prevede un solo contributo economico per nucleo familiare di importo complessivo di 382.50 Euro, erogato attraverso una carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile, rilasciata da Poste Italiane per il tramite della società controllata Postepay.

Le carte, assegnabili in numero complessivo pari a 1.300.000, sono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati al servizio, sono nominative e rese operative a partire da luglio 2023. La mancata effettuazione del primo pagamento entro il 15 settembre 2023 comporta la non fruibilità delle carte e la conseguente decadenza del beneficio.

Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità (indicati nell’allegato 1 del decreto interministeriale), con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e può essere speso presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, aderenti ad apposita convenzione (articolo 10 del decreto interministeriale).

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