Sono iniziate oggi le votazioni per il Quirinale, una corsa che, dopo l’uscita di Silvio Berlusconi, sembra ancora molto confusa. Poche certezze, ma si fa strada l’ipotesi sempre più plausibile che oggi verrà votata scheda bianca, rimandando quindi ai prossimi giorni la scelta definitiva. Nel frattempo, tra il toto nomi, sembra farsi avanti, fortemente sostenuto dal centrosinistra, quello di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
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“Io dico che i tre candidati in pool sono: Draghi, Mattarella e Casini” ha dichiarato il deputato di Coraggio Italia Osvaldo Napoli. Nonostante quindi Mattarella abbia più volte ripetuto che non cercherà un secondo mandato, il suo nome non è ancora stato escluso del tutto.
“Draghi ha dimostrato di essere un personaggio di caratura internazionale e se non lo avessimo avuto a Chigi lo spread sarebbe salito ai massimi livelli. Io credo che la nomina del presidente della Repubblica, con quello del consiglio, è contestuale. L’accordo deve essere generale” ha sottolineato Napoli.
“Se Draghi andasse al Quirinale, sarebbe necessario che a Chigi vada un politico per non commissariare la politica. Quindi, un tecnico al Quirinale e un politico a Chigi” ha concluso.
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Il deputato di Articolo 1, Federico Fornaro ha confermato l’ipotesi di votare scheda bianca e ha sottolineato che Riccardi rappresenterebbe una figura in grado di unire il Paese.
“Oggi alle 11 ci sarà il vertice del centro sinistra per capire il comportamento per la prima votazione, ma sicuramente voteremo scheda bianca. In queste settimane abbiamo sempre chiesto di arrivare a un nome condiviso per evitare una contrapposizione” ha sottolineato.
“Riccardi è un nome risponde al profilo di un presidente della Repubblica che unisce il Paese. Ufficialmente non sono usciti nomi per il centrodestra, quando verranno fatti ci confronteremo. Noi abbiamo proposto ieri un tavolo dove si potrà ricercare una soluzione condivisa, senza veti. Il nome di Draghi rimane perché è una figura autorevole”, ha continuato.
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L’ipotesi Riccardi sembra trovare una condivisione anche da parte della senatrice Paola Taverna.
“Riccardi è una buona proposta? Assolutamente si. E’ una persona di grandissimo spessore. Oggi c’è in campo la proposta di votare scheda bianca“, ha affermato. “Scheda bianca? Ci sono state delle proposte e più tardi avrete delle risposte, ma per ora è quella principe. Conte ieri ha fatto un discorso condivisibile: faremo proposte e non metteremo veti“.
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“Ho parlato con Salvini, Meloni e gli altri leader nella giornata di ieri e ritengo che il centrodestra farà delle sue proposte e poi valuteremo, ci confronteremo” ha specificato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.
“Ciò che non possiamo accettare è che si sostenga il principio per cui chi è espressione del centrodestra non possa avere incarichi pubblici perché questo è illiberale ed anti democratico: non ci sono cittadini di serie A e di serie B. Oggi serve unità nazionale e Mario Draghi è il miglior garante dell’unità nazionale. Non è una questione personale ma dell’interesse del Paese. Serve unità di governo e che questo esecutivo arrivi a fine legislatura, ci sono ancora cose da fare, la battaglia contro il coronavirus non e’ ancora vinta” ha concluso.
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“Fate il calcolo, vedrete saremo i più compatti“. Ha esordito così l’ex premier, Giuseppe Conte, entrando a Montecitorio. “Veto su Draghi? Non date una rappresentazione falsa, nessun veto da parte nostra. Se sono persone che hanno requisiti che noi abbiamo fissato, andranno bene”.
“Dovrà essere una personalità di alto profilo e condivisa a tutti. Chi ha queste qualità entra nel novero delle personalità che a noi vanno bene. Su Draghi abbiamo convenuto che l’obiettivo è preservare la continuità dell’azione del Governo. Non possiamo trascurare le famiglie e le imprese, quindi non ci possiamo fermare per mesi per scegliere un nuovo governo. Abbiamo un premier autorevole e gli abbiamo chiesto di portare a termine i risultati come quello del Pnrr. Il nostro primo obiettivo non è un patto di legislatura, non ci piace, noi vogliamo un patto per i cittadini“, ha concluso il leader pentastellato.
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Nel frattempo è iniziato negli uffici del gruppo del Pd alla Camera il vertice del centrosinistra, a cui prendono parte Enrico Letta, Roberto Speranza e Giuseppe Conte. “Ci vedremo e siamo orientati a votare scheda bianca al primo scrutinio“. Lo ha detto ai cronisti all’ingresso di Montecitorio Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera, parlando della posizione del centrosinistra. “La scheda bianca – ha spiegato – è coerente con le scelte degli ultimi giorni e serve a non pregiudicare l’accordo ampio su un nome comune“. Fornaro ha poi ribadito l’apprezzamento per la figura di Andrea Riccardi: “E’ una personalità che crediamo adatta in un momento complesso per il Paese“.
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