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Per l’ennesima volta il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sgombra il campo da un suo possibile bis (anche a tempo) al Quirinale. Alle domande di alcuni bambini in una scuola primaria di Roma che gli chiedevano del suo futuro, il capo dello Stato ha risposto: “Tra otto mesi il mio incarico termina. Come sapete l’incarico di presidente della Repubblica dura sette anni: io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi”.
E poi, prosegue ancora il presidente: “Quando mi hanno eletto al Quirinale (il 31 gennaio 2015, ndr) mi sono preoccupato perché sapevo quanto era impegnativo il compito. Ma due cose mi hanno aiutato: ho ottimi collaboratori ma soprattutto il fatto che in Italia in base alla Costituzione non c’è un solo organo che decide ma le decisioni sono distribuite tra tanti organi”.
Mattarella: “Questa pandemia ci ha ricordato che siamo tutti uguali”
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La riflessione del capo dello Stato, sempre davanti ai bambini, ripercorre poi il dramma della pandemia. “La legge più importante è la Costituzione che contiene molte indicazioni. L’articolo 2 parla dei diritti inviolabili; subito dopo l’art 3 indica il valore dell’uguaglianza e questo è il diritto principale. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, qualunque sia il colore della pelle, l’etnia, siamo tutti uguali. C’è una cosa triste che ce l’ha ricordata in quest’ultimo anno. Ed è la pandemia. Portiamo tutti la mascherina: bambini e vecchi come me, ricchi e poveri, maschi e femmine. Tutti. Perché questa malattia così grave ci ha ricordato che siamo tutti uguali. Questo è il fondamento dell’uguaglianza tra i cittadini”.
Con le parole di Mattarella, improntate verso “il riposo”, si riaccendono di conseguenza le ipotesi sui suoi possibili successori. Proprio nei giorni scorsi, il leader della Lega, Matteo Salvini aveva sottolineato: “Se il premier Mario Draghi si presenterà come candidato presidente della Repubblica lo sosterremo convintamente”.