Piemonte e Liguria non sono solo due Regioni confinanti, ma anche due territori profondamente legati. In particolare nella stagione delle vacanze. In inverno sono molti i cittadini liguri che visitano le montagne piemontesi, in estate avviene il contrario quando arriva la stagione delle spiagge. Ecco perché, con la campagna vaccinale in pieno corso di svolgimento, si è messo a punto un accordo per procedere alle somministrazioni “in vacanza”. E soprattutto, in una Regione che non è la propria.
Accordo Piemonte-Liguria: i prossimi passi
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L’accordo tra le Regioni Piemonte e Liguria sui vaccini “sarà sottoposto all’approvazione al generale Figliuolo, dal quale ho trovato grande disponibilità“. Lo ha precisato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio. “Le modalità dell’accordo sono basate sull’interscambio dell’anagrafe vaccinale e attraverso un meccanismo di controllo dell’autocertificazione. Vogliamo introdurre all’interno del portale una maggiore facilità di gestione della data. Il tutto nel modo meno burocratico possibile“.
“Stiamo andando verso il mese di agosto, e questo è un tema su cui abbiamo voluto lavorare. Le Regioni Piemonte e Liguria sono virtuose – ha aggiunto Cirio –. Stanno procedendo in maniera molto spedita nella campagna vaccinale. Trovare un accordo nazionale per vaccinarsi in vacanza è complicato. Ciò non toglie che non si possa procedere ad accordi territoriali“.
La polemica: “Le Regioni devono fare le Regioni”
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L’accordo tra il Piemonte e la Liguria per consentire la vaccinazione ai cittadini di una Regione che si trovino in vacanza nell’altra nel periodo estivo “non è alcuna stravaganza. È il sale del regionalismo, è un servizio importante per i cittadini. Non vedo cosa vi sia di strano. Non solo ho avvisato il generale Figliuolo, ma ne abbiamo discusso a lungo“. Così il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che questa mattina ha firmato il documento di intesa a Torino con il governatore del Piemonte Alberto Cirio.
“Oggi firmiamo un documento su cui poi lavoreranno i nostri uffici tecnici sia in Piemonte che in Liguria. Lo faranno nelle prossime ore“, ha spiegato. Quindi Toti ha deciso di rispondere a distanza alle critiche rivolte alle iniziative prese a livello territoriale: “Si accusano le Regioni di fare le Regioni. Se noi abbiamo un sistema regionalistico in Italia, è perché i territori sono diversi. E il legislatore nazionale, ma soprattutto i padri costituenti, hanno pensato che fosse opportuno un livello di governo territoriale. Perché le esigenze dei cittadini talvolta sono diverse tra le diverse Regioni“.