Sotto la guida della sua nuova segretaria, Elly Schlein, il Pd si prepara a cambiare, anche aprendosi di più agli altri partiti che si oppongono alla maggioranza di centrodestra. “Saremo quel partito che non si darà pace finché non avrà posto un limite alla precarietà, lottato per portare a casa il salario minimo. Ci rivolgeremo a tutte le altre opposizioni per fare questa battaglia insieme“, ha dichiarato la leader in seguito la vittoria alle primarie. Questa volontà di colmare il divario esistente tra il Pd e gli altri partiti, perlomeno su alcune lotte in comune, potrebbe fare la differenza in prossimità di appuntamenti importanti come le elezioni europee del 2024, e rappresentare un importante elemento di discontinuità con il passato. Come emerso da delle recenti dichiarazioni, Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle, sembrerebbe pronto ad afferrare la mano tesa da Schlein.
La lotta comune per il salario minimo
Sui suoi profili social, Conte ha parlato della necessità di introdurre un salario minimo e ha individuato questa battaglia come possibile terreno di incontro con il Pd. “Gli stipendi troppo bassi sono un’emergenza nazionale. Sul salario minimo non possiamo più attendere, è ora di passare dalle parole ai fatti”, ha spiegato il leader del M5S. Ha poi spiegato che il suo partito ha presentato una proposta di legge “sul salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora”, chiedendone la calendarizzazione urgente.
“Dobbiamo approvare quanto prima questa legge. Confidiamo in tutte le forze, a partire dall’opposizione: la neo-segretaria del Pd Schlein ha detto che per loro è una priorità. Benissimo! Calenda ha detto qualche settimana fa che ha aperto al salario minimo legale a 9 €. Benissimo! Adesso ci rivolgiamo anche alle forze di maggioranza: Meloni, Berlusconi, Salvini, convenite con noi che questa è un’emergenza nazionale? Non dobbiamo farne una questione partitica, non dobbiamo farne una questione di orticello, dobbiamo dare attuazione a un principio costituzionale”.
Conte: “Salutiamo con favore la novità che si è verificata in casa PD”
Nel corso del Consiglio nazionale del M5S, Conte ha poi parlato in modo un po’ più approfondito della vittoria di Schlein alle primarie. “Salutiamo con favore la novità che si è verificata in casa Pd e speriamo incida davvero a fondo sulla riorganizzazione strutturale dei dem”, ha dichiarato, per poi aggiungere di essere intenzionato a confrontarsi con Schlein. Al termine dell’evento, Conte ha ribadito la volontà di costruire un’opposizione forte. “Porto gli auguri da parte di tutto il Consiglio nazionale e quindi di tutta la comunità M5S alla neosegretaria Elly Schlein. Le auguriamo di poter portare avanti il suo progetto di rinnovamento del Pd con forza. So che avrà molto da fare, perché conosciamo bene le correnti del Pd e il modo in cui il partito è strutturato. Ci auguriamo di poter avere col nuovo vertice un dialogo, ne siamo convinti, di poterci misurare sugli obiettivi concreti. Sapete benissimo quali sono”, ha aggiunto.
Cosa divide PD e M5S?
Se il salario minimo è un tema comune, così come la parità salariale tra uomo e donna, la transizione ecologica e la richiesta di una legge contro l’omotransfobia, non mancano anche alcuni punti di discontinuità tra PD e M5S. Il più grande è senz’altro la gestione del supporto all’Ucraina. Mentre Schlein ritiene accettabile l’invio di armi in attesa che gli sforzi diplomatici portino a un tavolo al quale discutere la fine delle ostilità, Conte è del tutto contrario alla fornitura di materiale bellico. “L’invio di armi a oltranza ci sta portando verso la guerra mondiale, non c’è una strategia politica per la pace”, ha dichiarato il leader del M5S in un video pubblicato a inizio febbraio.