Il cambiamento più evidente dello scenario politico in questo mese di giugno è senza dubbio la nascita di Insieme per il futuro, il nuovo partito di Luigi Di Maio. Secondo il sondaggio Winpoll per il Sole 24 ore, il soggetto politico fondato dal ministro degli Esteri coinvolge inevitabilmente il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Quest’ultimo, dalla scissione, ne uscirebbe particolarmente danneggiato anche sotto il profilo elettorale. Già in tendenza negativa, il M5s è stimato al 9,9% nella rilevazione dell’ultima settimana senza la presenza di Ipf. Con un calo del 2,4% rispetto alla media dei sondaggi della settimana 12-18 giugno di Termometro politico.
Come spiega Roberto D’Alimonte sul quotidiano di Confindustria, il sondaggio ha provato a registrare due scenari. Agli intervistati è stato chiesto quali fossero le loro intenzioni di voto nel caso in cui non fosse presente il partito di Di Maio e nel caso in cui invece ci fosse. Se quindi nel primo caso il M5s cala sotto il 10%, nel secondo la caduta arriva al 6,9%. Insieme per l’Italia invece viene stimato al 4,7%.
Attenzione, però, a ‘sopravvalutare’ il partito di Di Maio
Tuttavia, lo stesso politologo D’Alimonte mette subito in chiaro che il dato sul partito di Di Maio va valutato “con molta prudenza”. Non solo per il poco tempo trascorso dalla scissione grillina, ma anche per quello che la storia recente dei nuovi gruppi nati dai partiti più grandi può insegnare: “Abbiamo visto in passato cosa è successo nel caso delle scissioni di Fini, di Alfano, di Bersani e di Renzi”, ricorda D’Alimonte. “Le stime iniziali erano promettenti. Ma in tutti questi casi il favore degli elettori è durato poco”. Restano stabili invece gli altri partiti con l’inserimento di Insieme per il futuro. In particolare Fratelli d’Italia che si conferma primo partito con il 25,5%, così come il Partito Democratico che perde meno di un punto percentuale.