Pacchetto sicurezza, nuovi reati e pene più severe

Un miliardo e mezzo di euro per i rinnovi contrattuali del personale in divisa, con un aumento medio delle retribuzioni del 5,8%, e un pacchetto sicurezza che introduce nuovi reati e aggrava le pene per altri. Si va dalle rivolte nei Cpr alle occupazioni abusive, dai blocchi stradali al carcere per le donne in gravidanza o con figli piccoli. Il giro di vite è contenuto in un disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

La premier Giorgia Meloni si è detta “orgogliosa” delle misure approvate: “Senza sicurezza non c’è libertà, non c’è protezione sociale, non c’è crescita economica“. Critiche le opposizioni, che paventano il “Far West”.

Carcere per le donne in gravidanza o con figli piccoli

Tra le norme più discusse c’è quella che rende non più obbligatorio ma facoltativo il rinvio dell’esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o madri di figli fino a tre anni. Tra gli elementi che possono influire nella valutazione del giudice ci sarà, per esempio, la recidiva. È prevista la possibilità che la pena venga scontata presso gli istituti a custodia attenuata per detenute madri, fermo restando il divieto del carcere per le donne incinte e con figli più piccoli (fino a un anno di età).

La ratio, ha spiegato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è quella di intervenire sui casi delle “borseggiatrici” su mezzi pubblici o nelle stazioni, cioè “il fenomeno dell’uso della condizione di maternità come esimente in caso di commissione di reato”.

Misure anti-borseggio e anti-accattonaggio dei minori

Sempre contro il borseggio, il questore potrà disporre il divieto di accesso nelle metropolitane, nelle stazioni ferroviarie e nei porti per chi è già stato denunciato o condannato per furto, rapina o altri reati contro il patrimonio o la persona commessi in quei luoghi.

Viene introdotta poi una norma per sanzionare chi induce all’accattonaggio un minore di 16 anni impedendo che frequenti la scuola o lo costringe con la violenza e la minaccia.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Giorgia Meloni | Foto Alanews – Newsby.it

Porto d’armi privato per le forze dell’ordine

Gli agenti di pubblica sicurezza, già autorizzati al porto d’armi di servizio, possono detenere un’arma da fuoco privata, diversa da quella di ordinanza, senza ulteriore licenza. Una norma molto attesa dal comparto, spiegano da Palazzo Chigi, che consentirà agli agenti di avere fuori dal servizio un’arma più leggera al posto di quella d’ordinanza, di solito molto più pesante.

Nuovo reato contro le rivolte nelle carceri e nel Cpr

Viene introdotto un nuovo reato che punisce chi organizza o partecipa a una rivolta in un carcere con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose. La pena è da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa. Sono previste apposite aggravanti, fino a dieci anni, nel caso di uso di armi. Un’ulteriore fattispecie di reato punisce chi istiga la rivolta, anche dall’esterno del carcere, con scritti diretti ai detenuti. Rischia invece da 2 a 6 anni chi promuove e dirige una rivolta all’interno di un Cpr, centro per il rimpatrio.

Contrasto alle occupazione abusive

Anche per le occupazioni viene introdotta un’altra fattispecie di reato, perseguibile a querela della persona offesa, che punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, o comunque impedisce il rientro del proprietario. Per rendere più efficace questa norma è prevista una causa di non punibilità per l’occupante che collabora all’accertamento dei fatti e lascia volontariamente l’immobile occupato.

Viene disciplinato un apposito procedimento, velocizzato, per ottenere la liberazione e la restituzione a chi ne ha diritto. In via ordinaria su questo provvederà il giudice, ma nei casi urgenti, in cui l’immobile occupato sia ad esempio l’unica abitazione della persona offesa, è prevista l’intervento diretto delle forze di polizia che hanno ricevuto la denuncia, fermo l’intervento successivo di convalida del pubblico ministero e del giudice.

Pene più severe per chi truffa gli anziani

Il ddl introduce anche una stretta sulle truffe commesse ai danni degli anziani e delle persone più fragili. Viene aumentata la pena di reclusione da 2 a 6 anni per la truffa aggravata prevedendo la possibilità per le forze dell’ordine di procedere all’arresto in flagranza.

Stretta contro i blocchi stradali

Il disegno di legge del governo interviene anche sul fronte dei blocchi stradali. Attualmente è prevista solo una sanzione amministrativa per chi impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo. Con ddl approvato dal Cdm, diventa reato quando la condotta è “particolarmente offensiva e allarmante, sia per la presenza di più persone sia per il fatto che sia stata promossa e organizzata preventivamente”.

Una donna in metropolitana
Foto | Unsplash /Tushar Arora – Newsby.it

Terrorismo, la detenzione di materiale diventa reato

Un altro reato introdotto dal ddl riguarda la “detenzione di materiale con finalità di terrorismo“. Punisce, con la reclusione da 2 a 6 anni, chiunque si procura o detiene materiale finalizzato a preparare atti di terrorismo. Per chi distribuisce, diffonde o pubblicizza materiale contenente istruzioni per la preparazione e l’utilizzo di materie esplodenti, al fine di attentare all’incolumità pubblica, la reclusione va da 6 mesi a 4 anni.

Più tutele per le forze dell’ordine in caso di violenza

Viene inasprita la pena nei casi in cui i reati di violenza, minaccia o resistenza a un pubblico ufficiale siano commessi contro agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. La pena è aumentata anche per chi imbratta beni mobili o immobili in uso a forze di polizia e altri soggetti pubblici, se il fatto è commesso con la finalità di ledere il prestigio o il decoro dell’istituzione.

Opposizioni all’attacco: “È il Far West”

Anche oggi assistiamo al medesimo film. Per coprire l’incapacità nel rispondere alle emergenze economiche, il Cmd vara il pacchetto sicurezza che mette in carcere i bambini delle donne condannate e mette in giro più armi. L’unico istinto che hanno è quello securitario, quello di aumentare pene e spaventare il Paese”, attacca il presidente dei senatori del Partito democratico Francesco Boccia.

A preoccupare è anche la norma che permette agli agenti di polizia di detenere un’arma da fuoco privata senza licenza: “È gravissima e carica di rischi”, dice il capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra al Senato Peppe De Cristofaro. “Con questa nuova, geniale, norma si moltiplicheranno le armi da fuoco in giro nel nostro Paese, e questo non è un bene. Invece di adottare il numero identificativo e le body cam per le forze dell’ordine, Meloni e soci ci portano nel Far West”.

Il Movimento 5 stelle invece punta il dito contro le risorse stanziate per il rinnovo dei contratti degli agenti, giudicate insufficienti. “Troppa grazia presidente! Il rinnovo dei contratti è il minimo che deve fare il governo, e non pensi di cavarsela con aumenti di stipendio di pochi spicci, le nostre forze dell’ordine devono ricevere un riconoscimento degno. Ma di fronte alla crescente insicurezza servono più agenti a tutela dei cittadini. Invece il governo non stanzia un euro per fare assunzioni straordinarie e colmare le gravi carenze d’organico”, denunciano i pentastellati nelle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato.

Fuori dal Parlamento, anche l’associazione Antigone a parlare del rischio “Far West”: “Non è così che si costruisce sicurezza, così si costruiscono tragedie  e un sistema alla far west che negli Stati Uniti ha prodotto solo morti e danni, laddove il possesso e l’utilizzo delle armi dovrebbe essere ben regolato e controllato“.

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