[scJWP IdVideo=”BHZdCCm5-Waf8YzTy”]
La città di New York introduce l’obbligo vaccinale per tutti i dipendenti pubblici. Negli Stati Uniti spetta infatti alle autorità locali introdurre leggi che impongano a determinate categorie di cittadini di vaccinarsi. E il sindaco Bill de Blasio, di fronte all’impennata dei casi della variante Delta, ha deciso di intervenire per aumentare la somministrazione di vaccini.
Il nuovo requisito si applicherebbe a circa 340mila lavoratori comunali, inclusi insegnanti e agenti di polizia. La misura sarà operativa dal 13 settembre, quando è previsto il rientro nelle aule di circa un milione di studenti. Per chi ha comunque intenzione di non vaccinarsi, tamponi obbligatori ogni settimana.
L’annuncio del sindaco di New York
Il sindaco dei democratici, dopo alcune indiscrezioni della stampa, lo ha annunciato con un post su Facebook.“Dal 13 settembre tutti i dipendenti pubblici dovranno essere vaccinati o sottoporsi ogni settimana a un tampone. È una misura necessaria per contrastare il Covid e tenere al sicuro le persone e le nostre famiglie. L’obbligo riguarderà tutti i dipendenti pubblici, sia quelli che lavorano in prima linea sia quelli negli uffici”.
La settimana scorsa, De Blasio aveva annunciato un obbligo simile per gli operatori sanitari pubblici. Il sindaco dei democratico ha anche invitato le aziende private a trovare soluzioni per indurre i dipendenti a vaccinarsi.
I vaccini somministrati a New York
Quasi cinque milioni di newyorkesi hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. La velocità della campagna vaccinale tuttavia è rallentata. Due milioni di cittadini maggiorenni di New York non sono ancora vaccinati. Il numero di contagi è salito a più di 800 in media al giorno, più del triplo della media giornaliera di fine giugno.
Durante un’intervista live su CNN, il sindaco ha anche parlato dei numeri di lavoratori nella sanità che, fino ad ora, hanno deciso di non vaccinarsi. Nella città di New York, infatti, solo il 70% dei medici si è vaccinato. In tutto nella città sono state somministrate 9.7 milioni di dosi.
Il dibattito in Italia sull’obbligo vaccini al personale sanitario
Un tema sul quale anche in Italia si sta discutendo da giorni. In molti, infatti, sarebbero dell’idea di prevedere l’obbligatorietà per il personale scolastico, come avverrà a New York. Una soluzione per scongiurare il rischio di essere costretti a utilizzare nuovamente lo strumento della Dad. Anche se sarebbe necessario accelerare anche con le vaccinazioni dei ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni.
Circa il 79% del personale scolastico ha completato il ciclo vaccinale. Mentre la percentuale di docenti e Ata che hanno ricevuto solo la prima dose è pari all’82%. Mancano all’appello circa 222mila lavoratori del settore. Si tratta del 15% del totale. Se i dati resteranno tali entro il 20 agosto, probabilmente il governo deciderà di intervenire.