Il Vicepresidente della Camera, Sergio Costa, ha partecipato oggi all’evento “Fighting Ecomafia in the EU”, il quale si è tenuto presso il Parlamento Europeo a Bruxelles.
Un appuntamento organizzato dall’eurodeputata Sabrina Pignedoli e dedicato alla lotta contro le ecomafie.
L’occasione perfetta per Costa per parlare di quanto accaduto recentemente in Italia, con il deputato del Movimento 5 Stelle che ha così dichiarato:
“Quando si viene a conoscenza di un reato ambientale, non solo bisogna bonificare il territorio il prima possibile per evitare che il danno continui, ma bisogna mettere in sicurezza questi luoghi velocemente, perché non continuino a incidere sulla salute dell’ambiente e delle persone”.
Costa ha poi aggiunto:
“Questo è il passaggio ulteriore che ancora ci manca e al quale bisogna arrivare il prima possibile”.
Costa: “Controlli preventivi tutelano i firmatari degli atti”
Sempre nel corso dello stesso evento, Costa si è intrattenuto con i cronisti in un punto stampa, affrontando anche il tema legato alla polemica sul provvedimento voluto dal Governo per quanto riguarda la Corte dei Conti:
“La Corte dei Conti è il soggetto che esegue i controlli preventivi e successivi delle spese. Ieri, quelli successivi sono stati soppressi. Qualsiasi organo pubblico, compresi i piccoli comuni che possono avere uffici tecnici affaticati, dovranno firmare degli atti senza prima ricevere la garanzia della Corte sulla loro legittimità amministrativa, trovandosi poi a dover pagare le conseguenze in caso errori relativi a spese per milioni di euro”.
Il Vicepresidente della Camera ha anche specificato:
“Il controllo preventivo non è un esercizio di potere, ma serviva a tutelare i firmatari degli atti”.
Pignedoli: “Favoriamo approccio UE: Italia modello virtuoso”
In occasione dell’evento “Fighting Ecomafia in the EU” da lei stessa organizzato, l’eurodeputata pentastellata Sabrina Pignedoli non poteva non parlare del tema emergenza ambientale:
“Parlare di crimini ambientali in Europa è fondamentale. Si tratta di un fenomeno transnazionale, che coinvolge più Stati membri e come tale deve essere affrontato e combattuto. In UE stiamo compiendo dei passi avanti sulla Direttiva relativa e l’Italia può rappresentare un modello, essendo la normativa del nostro Paese più avanzata rispetto a quella degli altri Paesi. Nonostante ciò, è ancora lungo il percorso da compiere anche in Italia. I crimini ambientali sono tutt’oggi tra i meno perseguiti anche sul nostro territorio. Grazie alla Direttiva, finalmente, sarà previsto oltre al reato amministrativo anche quello penale”.
Movimento 5 Stelle, Sportiello: “In aula con mio figlio: donne devono poter allattare sul lavoro”
Nella stessa giornata in cui diversi esponenti del Movimento 5 Stelle hanno evidenziato a Bruxelles l’importanza del tema relativo alla sicurezza ambientale, a Roma un’altra pentastellata ha posto il proprio nome nella storia d’Italia.
Si tratta di Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle che per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana ha allattato un bambino nell’aula della Camera: il figlio Federico.
Un’azione resa possibile dall’ultima decisione presa dalla giunta per il Regolamento e che consente alle deputate mamme di allattare i propri figli nell’emiciclo fino al compimento dell’anno d’età.
“Oggi è una giornata importante perché per la prima volta è stato permesso a una deputata di allattare in aula”.
Ha dichiarato Sportiello fuori Montecitorio.
“Questo è un chiaro messaggio al Paese: in nessun luogo di lavoro e a nessuna donna deve essere impedito di farlo. Tutte le mamme lavoratrici devono poter allattare e non devono essere costrette a interrompere l’allattamento perché rientrino al lavoro. L’iniziativa è stata accolta bene e io mi auguro che tutte le proposte che stiamo portando per migliorare una conciliazione tra maternità e lavoro possano essere accolte con lo stesso entusiasmo con cui è stata accolta questa iniziativa”.