Nel giorno in cui esplode il caso di Luca Morisi, ex capo della comunicazione social della Lega indagato per cessione di sostanze stupefacenti, inevitabili sono i commenti arrivati da più parti. Anche al di fuori del ristretto ambito politico. Sono, in particolare, due le reazioni ‘vip’ che hanno scosso il mondo dei social.
Lapo Elkann: “Non auguro a Morisi l’odio che subii io da Salvini”
La prima riguarda Lapo Elkann, che in passato ha avuto problemi con la droga. Proprio per questo motivo il rampollo di casa Agnelli ha voluto in qualche modo esprimere solidarietà a Morisi. Senza pur tuttavia risparmiare indirettamente frecciatine a Matteo Salvini. Questo il suo post su Twitter sulla vicenda.
“Una volta Salvini per attaccarmi disse che facevo ‘dichiarazioni stupefacenti’ e poi venni travolto sui social. Mi piacerebbe che oggi non accadesse a lui ed i suoi collaboratori lo stesso. L’odio genera odio. Nessuno di noi è Maestro, siamo tutti peccatori. ‘Si ma loro…’. Non giustifica nulla. Ed i giornali che mettono la notizia come apertura sono pastori della discordia. E chi oggi grida vendetta non è diverso da chi disprezza. Esistono le leggi e poi esiste la pietà. Solo un cuore infelice si nutre dei problemi altrui”.
Una volta Salvini per attaccarmi disse che facevo “dichiarazioni stupefacenti” e poi venni travolto sui social. Mi piacerebbe che oggi non accadesse a lui ed i suoi collaboratori lo stesso. L’odio genera odio. Nessuno di noi è Maestro, siamo tutti peccatori. #Morisi 1/2
— Lapo Elkann (@lapoelkann_) September 27, 2021
Fedez: “Andava a citofonare a casa della gente dicendo ‘Scusi, lei spaccia’”
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Decisamente molto più acceso il tono utilizzato da Fedez su Instagram. “Amici circensi, se vi avanza un naso rosso con l’elastichino da prestare a Salvini, scrivetemi in privato”, provoca sulla sua seguitissima pagina social il cantante tramite una storia. Il quale non evita di ricordare le precedenti dichiarazioni di Salvini prima dell’inchiesta su Morisi. “Questa è la storia di un eroe contemporaneo. Un uomo che ha sacrificato la sua intera vita a contrastare la piaga sociale delle droghe. Un uomo che andava a citofonare a casa della gente dicendo ‘Scusi. lei spaccia?’ o che commentava la sentenza del caso Cucchi dicendo ‘la droga fa male’. Oggi”, conclude, “scopre di aver avuto al suo fianco un drogato, ma che magicamente non diventa un drogato. Uno di quelli tipo scarto della società. Ma un amico da aiutare a rialzarsi”. Quindi la serie di emoji a tema circense e l’ultima frase rivolta a Salvini: “Prestategli un naso rosso”.