Ministro Sangiuliano e le gaffe culturali: ecco quali sono state

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è nuovamente al centro delle polemiche per una clamorosa gaffe

Il Ministro Gennaro Sangiuliano è tornato al centro delle polemiche per una gaffe durante il suo discorso alla manifestazione “Taobuk 2024 – Identità italiana, identità culturale” a Taormina.

Il Ministro ha dichiarato che Cristoforo Colombo “non intendeva scoprire un nuovo continente, ma raggiungere le Indie circumnavigando la terra basandosi sulle teorie di Galileo Galilei”. L’errore storico è lampante: Colombo sbarcò nelle Americhe nel 1492, mentre Galileo Galilei nacque nel 1564, ben 72 anni dopo l’impresa del navigatore. Galileo, vissuto fino al 1642, non poteva quindi aver influenzato Colombo con le sue teorie.

La gaffe su Colombo e Galilei non fu l’unica del ministro Sangiuliano

La gaffe è avvenuta durante una conversazione pubblica a Taormina con il giornalista del Corriere della Sera, Paolo Conti. Il Ministro, rivolgendosi al pubblico, ha espresso con sicurezza l’affermazione errata, rivelando una scarsa conoscenza della cronologia storica.

Sui social network, molti utenti hanno commentato l’episodio con sarcasmo: “Niente, con l’America proprio non ce la fa,” ha scritto un utente su Twitter, condividendo il video dell’intervento del Ministro Sangiuliano.

Ministro Sangiuliano e le gaffe culturali: ecco quali sono state
Ministro Sangiuliano e le gaffe culturali: ecco quali sono state – ANSA – Newsby.it

 

Ma il ministro Sangiuliano non è nuovo a scivoloni di questo tipo: il 6 luglio 2023 ed era giudice del Premio Strega e, in quanto tale, si presumeva che avesse letto i libri in gara. Tuttavia, dopo aver elogiato le presentazioni dei libri, Sangiuliano ha detto: “Proverò a leggerli”.

La famosa comica Geppi Cucciari, che dirigeva la premiazione, ha subito chiesto sorpresa se non li avesse già letti: “Sì, li ho letti perché ho votato però voglio, come dire, approfondire questi volumi”, ha risposto Sangiuliano. Lo scambio si è concluso con una battuta della conduttrice: “Cioè oltre la copertina… Dentro. Un bell’applauso al nostro ministro”.

Tornando all’America, quella su Cristoforo Colombo non è stata la prima gaffe del ministro riguardo all’America. Il 4 aprile scorso, durante la presentazione della nuova passeggiata archeologica a Roma, Sangiuliano fece un parallelismo geografico fantasioso: “Se pensiamo a Parigi, pensiamo agli Champs-Elysées e all’Arco del Trionfo, se pensiamo a Londra pensiamo a Times Square”. Tuttavia, Times Square si trova a New York.

Il ministro della Cultura aveva poi tentato di giustificarsi in modo goffo: “Ho confuso New York con una delle piazze più famose della capitale inglese, Piccadilly Circus, spesso chiamata la Times Square di Londra”.

Il 15 gennaio 2023, Sangiuliano ha suscitato polemiche con una sua interpretazione personale del pensiero di Dante Alighieri. Durante l’evento milanese di FdI, “Pronti, candidati al via”, intervistato da Pietro Senaldi, il ministro della Cultura ha dichiarato: “Il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri. La destra ha cultura, deve solo affermarla. La visione dell’umano e della persona di Dante, così come la sua costruzione politica, sono profondamente di destra. Tuttavia, non dobbiamo sostituire l’egemonia culturale di sinistra, quella gramsciana, con un’altra egemonia di destra. Dobbiamo liberare la cultura, che è autentica solo se è libera e dialettica”.

Sangiuliano in seguito affermò che la sua frase era una provocazione con un fondamento ben preciso: “Si rintraccia nel monumentale volume Croce e Gentile edito dall’Istituto della Enciclopedia Italiana. Nel capitolo “Il Dante di Croce e Gentile” si legge il richiamo del professor Enrico Ghidetti al Dante “epicentro ideologico della trattazione del principio di nazionalità”».

Sangiuliano cita poi Augusto Del Noce e il suo saggio su Gentile, nel quale si parla dell’autore della Divina Commedia come simbolo dell’unità spirituale della Nazione. E Marcello Veneziani, che parlava di Alighieri come della “fonte principale e più alta della nostra identità”.

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