A tempo di record – dopo soli cinque giorni dal voto – il neo rieletto sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha presentato la Giunta che lo accompagnerà per il suo secondo mandato. E non sono mancate le sorprese. La nuova squadra di governo vede solo tre conferme su 12 assessorati ed è all’insegna dell’equilibrio: sei uomini e sei donne, due under 30, due tecnici e suddivisione fra i partiti.
Milano, ecco la Giunta per il Sala-bis
Il Partito democratico, forte del suo risultato elettorale, ha ottenuto sei posti. In quota Pd, il sindaco di Milano ha deciso di riconfermare come sua vice Anna Scavuzzo, che ha anche le deleghe a Istruzione e Rapporti con il Consiglio comunale. Bis anche per il più votato (9mila preferenze) alle comunali, Pierfrancesco Maran. A lui vanno le deleghe a Casa e Piano quartieri.
Nella Giunta del Sala-bis troviamo poi volti nuovi come la 25enne Gaia Romani, delegata ai Servizi civici; ma anche nomi noti, come Marco Granelli, che torna ad occuparsi di Sicurezza dopo l’esperienza con Giuliano Pisapia. Non è un segreto, infatti, che Sala abbia lavorato fin da subito nel segno della continuità con il suo predecessore.
Tanto che nella sua prima squadra di governo, nel 2016, aveva deciso di riproporre ben sei assessori che erano già stati in Giunta con Pisapia. In quella presentata ieri, invece, i due tecnici sono Tommaso Sacchi e Giancarlo Tancredi. Il primo è attualmente assessore a Firenze e gestirà la Cultura; mentre il secondo – che si occuperà di Rigenerazione urbana – è un dirigente del Comune di Milano.
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Gli esclusi eccellenti (anche dal Consiglio)
Novità importante al Bilancio e Patrimonio immobiliare. Ad occupare quel ruolo ci sarà infatti Emmanuel Conte, primo della lista civica di Sala, che ottiene in tutto due assessorati. Uno invece a Italia Viva e uno a Europa Verde. Nella nuova squadra di governo, come detto, non sono però mancate le sorprese. O meglio, non sono mancate alle urne.
Per entrare in Giunta, infatti, era necessario ottenere un numero sufficiente di preferenze personali, dimostrando così di aver ottenuto la fiducia dei cittadini nei cinque anni precedenti. Lo scarso numero di voti ricevuti ha quindi determinato l’automatica esclusione di alcuni ex assessori del primo mandato.
Rimane fuori da Palazzo Marino ad esempio Roberta Guaineri, che fino al voto del 3-4 ottobre era assessora a Turismo, Sport e Tempo libero. Deleghe ereditate da Martina Riva, classe ’93, della lista civica del sindaco. Esce di scena anche il collega di lista Gabriele Rabaiotti (terzo per preferenze). Quest’ultimo non ha ottenuto una riconferma a causa del passaggio della ‘sua’ delega all’Urbanistica al tecnico Tancredi.
Flop per gli ex assessori Lipparini e Limonta
Escluso poi Paolo Limonta che con la lista Milano Unita – la Sinistra per Sala non riesce a rientrare nemmeno nel parlamentino cittadino. La sua delega all’Edilizia scolastica è ora inglobata, insieme a quella all’Educazione dell’ex assessora Laura Galimberti, nella delega all’Istruzione della vicesindaca Scavuzzo.
Flop alle urne pure per l’assessore uscente alla Partecipazione, Lorenzo Lipparini, che con i Radicali si è fermato all’1%. Ergo: niente posto in Giunta. Non ci sarà infine nemmeno la manager Roberta Cocco, che era stata una delle grandi sorprese per la squadra del 2016 e gestiva i Servizi civici. Prima del voto, Cocco aveva dovuto gestire la questione degli spazi per le affissioni elettorali in città.