Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivato a Parigi per promuovere la candidatura di Roma ad ospitare l’Expo 2030. In corsa contro la Capitale italiana ci sono infatti Riad, in Arabia Saudita, e Busan, in Corea del Sud. In seguito, Meloni si recherà al Palazzo dell’Eliseo, dove incontrerà il presidente della Repubblica Emmanuel Macron. “Con il presidente Macron parlerò dei tanti temi bilaterali su dossier strategici che ci accomunano”, ha dichiarato a tal proposito Meloni arrivando al centro congressi di Issy-les-Moulineaux, prima dell’inizio della riunione dell’Assemblea generale del Bureau International des Expositions (Bie).
Stuzzicata da alcuni giornalisti sulle parole di Gerald Darmanin, ministro dell’Interno, che aveva criticato il governo per la gestione dei flussi migratori, Meloni ha aggiunto: “Capisco i problemi di politica interna francese, non mi ci infilo”.
Meloni su Roma
“Credo che ci siano punti molto solidi nella candidatura di Roma, a partire dal tema del rapporto tra uomo e territorio, dimostrando che si possono costruire grandi opere senza per questo deturpare l’ambiente”, ha dichiarato Meloni parlando della candidatura di Roma per l’Expo 2030.
“È una grande occasione per Roma, facciamo la nostra parte, è una partita sicuramente molto combattuta. Tutti i livelli istituzionali sono convergenti, e quindi è una bella immagine della capacità che l’Italia riesce a esprimere nei momenti importanti”, ha poi aggiunto. Un incontro volto anche a sciogliere le ultime tensioni tra Francia e Italia, utile a preparare il Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles il 29 e 30 giugno, e utile – inoltre – per discutere del vertice Nato che si terrà a Vilnius l’11 e il 12 luglio. Nell’occasione verrà anche riaffermato il sostegno all’Ucraina: non solo dal lato diplomatico, ma anche sul fronte giudiziario, militare, economico e umanitario.
Gli ultimi incontri di Meloni
Per il presidente del Consiglio le ultime settimane sono state dense di incontri e impegni istituzionali. L’ultimo meeting in agenda è stato quello con Elon Musk, avvenuto a Palazzo Chigi lo scorso 15 giugno. Qui, insieme al ministro degli esteri e vicepremier Antonio Tajani, si è parlato di natalità, di innovazione e opportunità, dei rischi dell’intelligenza artificiale e anche di regole europee di mercato. “Ho accolto con grande piacere oggi a Palazzo Chigi Elon Musk. È stato un incontro molto proficuo e un momento di grande cordialità dove abbiamo affrontato alcuni temi cruciali avanti verso le sfide future che ci accomunano“, aveva dichiarato in merito Meloni.
In precedenza Meloni aveva incontrato Robert Abela, il primo ministro di Malta. Un incontro definito importante dal presidente del Consiglio, e avvenuto a pochi giorni da quello di Tunisi, che aveva visto Meloni, Ursula Von Der Leyen, Mark Rutte e il presidente Kais Saied tenere un vertice per parlare dei temi caldi dell’agenda Ue: migrazione e sviluppo. “Sono molto contenta di aver ricevuto il primo ministro maltese Abela, è un incontro che concretizza il nostro lavoro di rilancio di relazioni solide che affrontano molti temi in comune. E un rilancio è favorito dalla convergenza su molti temi dell’agenda politica, ci siamo ritrovati molto spesso al consiglio europeo a difendere reciproci interessi nazionali, come sui flussi immigratori irregolari, e penso alla opportunità necessaria di continuare a fare un lavoro comune anche in vista del prossimo consiglio Ue”, aveva dichiarato Meloni in merito.