“È un onore essere qui per consegnare questo premio ad una persona che è addirittura più bella dentro che fuori. Ha fatto un lavoro incredibile come premier, con una crescita e un’occupazione record. È una persona onesta, vera, autentica, una dote rara per un politico“, ha detto l’imprenditore consegnando il Global Citizen Award
Lunedì la premier Giorgia Meloni ha ricevuto da Elon Musk il Global Citizen Award, un riconoscimento che l’Atlantic Council, un’organizzazione apartitica che stimola la leadership e l’impegno degli Stati Uniti a livello globale, assegna ogni anno alle persone ritenute in grado di fornire “un contributo significativo al miglioramento del mondo“. L’imprenditore capo di Tesla e di X ha consegnato il premio a Meloni “come prima donna premier italiana e per il forte sostegno a Ue-Nato”. “Ha fatto un lavoro incredibile“, ha detto Musk. È chiaro che tra i due ci sia stima reciproca, ma anche tanti interessi comuni che stanno portando ad accordi importanti. Che rapporto c’è tra i due e quali sono gli interessi politici ed economici?
I ringraziamenti
Elon Musk ha ringraziato Giorgia Meloni mentre consegnava a New York il “Global Citizen Award 2024” dell’Atlantic Council “per il suo ruolo pionieristico di prima donna capo di governo in Italia, il suo forte sostegno all’Unione Europea e all’alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024“.
“È un onore essere qui per consegnare questo premio ad una persona che è addirittura più bella dentro che fuori. Ha fatto un lavoro incredibile come premier, con una crescita e un’occupazione record. È una persona onesta, vera, autentica, una dote rara per un politico“, ha detto l’imprenditore.
Il discorso di Meloni
La premier ha ringraziato Musk per le parole citando il suo “genio prezioso per l’epoca in cui viviamo” e ha fatto un discorso parlando di difesa e la celebrazione dei valori dell’Occidente. “L’Occidente rischia di diventare un interlocutore meno credibile. Il cosiddetto Sud globale chiede più influenza. Le nazioni in via di sviluppo che sono ormai ampiamente consolidate collaborano autonomamente tra loro. Le autocrazie stanno guadagnando terreno sulle democrazie e rischiamo di assomigliare sempre di più a una fortezza chiusa e autoreferenziale“, ha dichiarato e ha definito il piano Mattei un esempio “per invertire questa rotta e come modello di cooperazione paritaria per costruire con i Paesi africani un partenariato nuovo e duraturo“.
“C’è una narrazione che i regimi autoritari si prendono molto cura. Riguarda l’idea dell’inevitabile declino dell’Occidente, l’idea che le democrazie non riescano a mantenere le promesse. Un esercito di troll e bot stranieri e maligni è impegnato a manipolare la realtà e a sfruttare le nostre contraddizioni. Ma ai fan di regimi autoritari, lasciatemi dire molto chiaramente che difenderemo i nostri valori“, ha spiegato, invitando a “non vergognarci ad usare e difendere parole e concetti come nazione e patriottismo: la migliore risposta al declinismo“, ha continuato. “In un tempo dominato dal caos l’Italia si schiera fermamente al fianco di chi difende la propria libertà e sovranità, non solo perché è giusto farlo, ma anche perché è nell’interesse dell’Italia e dell’Occidente impedire un futuro in cui prevalga la legge del più forte“, ha proseguito.
“Possiamo ricordare chi siamo per lasciare ai nostri figli un mondo migliore”
Meloni ha citato la canzone Ronald Reagan citando un suo discorso: “Una volta disse: ‘dobbiamo renderci conto che nessun arsenale, o nessuna arma nell’arsenale del mondo, è così formidabile come la volontà e il coraggio morale di uomini e donne liberi. È un’arma che i nostri avversari nel mondo di oggi non hanno’. Non potrei essere più d’accordo. La nostra libertà e i nostri valori, e l’orgoglio che proviamo per loro, sono le armi che i nostri avversari temono di più. Quindi non possiamo rinunciare alla forza della nostra identità, perché questo sarebbe il regalo migliore che possiamo fare ai regimi autoritari“. “Possiamo arrenderci all’idea che la nostra civiltà non ha più niente da dire, niente più rotte da tracciare. Oppure possiamo ricordare chi siamo, imparare anche dai nostri errori, aggiungere il nostro pezzo di storia a questa straordinaria camminata e governare ciò che accade intorno a noi, per lasciare ai nostri figli un mondo migliore. Che è esattamente la mia scelta“, ha concluso tra gli applausi.
Gli interessi comuni
Tra gli interessi comuni c’è innanzitutto il disegno di legge sullo Spazio che il governo ha approvato prima dell’estate e sta per iniziare l’iter in Parlamento. Questo prevede che l’Italia si doti di una “riserva di capacità trasmissiva attraverso comunicazioni satellitari” che garantiscano il funzionamento di servizi strategici, militari e civili in caso di blackout delle reti Internet terrestri. La presidente del Consiglio garantirà inoltre sostegno politico al ruolo del social X e studierà un piano insieme al magnate per allentare ancora di più i legami con la Francia. Ci sono poi i progetti per la copertura a banda larga dell’Italia, oggi assegnati a Tim e Open Fiber, che potrebbero essere sperimentati “in aree difficilmente raggiungibili” e coperte via satellite grazie a Starlink, che si è candidata.