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Secondo la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, il segretario leghista Matteo Salvini ha “una lettura un po’ distorta” della scelta di Fdi di non correre con il resto della coalizione di centrodestra in alcuni Comuni alle amministrative. “Qualcuno mi dica allora di Forza Italia a Verona o della Lega a Messina, perché io sto sostenendo un candidato di Fi mentre loro hanno fatto un’altra scelta con De Luca. In alcuni casi non siamo riusciti a trovare la quadra, ma non mi pare per responsabilità di Fratelli d’Italia. Quindi consiglio maggiore prudenza in queste dichiarazioni“, ha aggiunto Meloni parlando a margine del Salone del Mobile di Milano.
Amministrative, Salvini: “Errore di Fdi correre da solo in alcuni comuni”
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Dal canto suo, Salvini ha ribadito l’importanza di un certo-destra compatto. “Noi ci siamo sacrificati su richiesta del presidente Mattarella per portare l’Italia fuori dalla pandemia, certo stare al Governo con la sinistra non è facile ma lo faremo fino alla fine con le nostre proposte. Nel frattempo sto lavorando per un centrodestra più coeso di quanto lo sia oggi, è stato un errore dividersi in alcuni comuni per le prossime amministrative: un centrodestra compatto avrebbe vinto al primo turno“, ha spiegato il leader della Lega. “Vorrei un intero Governo pacifista ma vedo che non è così”, ha aggiunto Salvini.
Referendum, Meloni: “Cappa di silenzio sui quesiti”
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Per Meloni, l’aver scelto come data per l’Election Day il 12 giugno “qualche tentativo di sperare che la gente andasse al mare dal mio punto di vista lo tradisce. È stato fatto tutto quello che si poteva fare per non consentire un pronunciamento dei cittadini. Invece io credo che il tema della giustizia sia uno dei grandissimi nodi aperti in Italia“, ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia a margine del Salone del Mobile di Milano. “Io sono d’accordo sui principi, ma non sempre sulla formulazione” dei quesiti, ha aggiunto.
Sanzioni, Meloni: “Efficaci, ma serve Fondo compensazione in Occidente”
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Meloni ha poi parlato delle sanzioni che l’Unione europea ha imposto alla Russia. “Il tema dell’approvvigionamento delle materie prime in rapporto alle sanzioni qui impatta meno. Io credo che la questione più sentita sia quella energetica. So che le sanzioni rimangono lo strumento più efficace del quale oggi la comunità internazionale dispone, ma dall’inizio Fdi continua a chiedere che il Governo batta i pugni per un Fondo di compensazione” finanziato dall’intero Occidente, perché “in questa crisi ci sarà chi pagherà di più, chi pagherà di meno e chi ci può guadagnare. Come si distribuiscono le responsabilità si devono distribuire anche i costi“, ha concluso Meloni.