Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interviene in video al Forum Ambrosetti a Cernobbio e sottolinea come l’emergenza Coronavirus sia stata “uno spartiacque per la Ue che in pochi mesi ha assunto decisioni coraggiose e innovative”. Il capo dello Stato dedica alla collaborazione congiunta dei Paesi europei il suo discorso. In riferimento al Recovery Fund, che “servirà a porre condizioni di maggior equilibrio”, esorta a “non fare della Ue mera istanza di trasferimento dei fondi. I cittadini vivono con ansia e incertezza questo momento. Il processo di approvazione deve proseguire con la più grande rapidità per rendere le risorse disponibili già all’inizio del 2021, e velocemente piani nazionali di rilancio. Si tratta di una possibilità unica e forse irripetibile di interventi per assicurare prosperità”.
Mattarella ha poi rivolto un monito ai decisori di oggi per proteggere i giovani e le generazioni di domani: “Non compromettiamo con scelte errate la speranza per chi verrà dopo di noi di godere di condizioni per lo meno pari di quelle di cui noi abbiamo usufruito”, ha detto il Presidente. “In caso di inattività le nuove generazioni ci domanderanno perché una generazione” che ha goduto di prosperità “non ha realizzato infrastrutture necessarie per la crescita e riforme necessarie accrescendo solo la massa del debito. Oggi viviamo condizioni irripetibili”.
Le parola di stima di Mattarella per come si sono comportate le istituzioni europee
Per Mattarella, nell’emergenza data dalla crisi sanitaria, la Ue “ha mostrato sua forza propulsiva, la capacità di ritrovare lo spirito dei suoi padri fondatori”. “Se agiremo con assennatezza l’Ue uscirà da questo periodo altrimenti fosco e confuso con basi più solide, con maggiore capacità di soddisfare le esigenze dei propri cittadini e con una più ampia influenza a livello internazionale”. Mattarella ricorda che alle “parole semplici e significative che hanno attenuato il senso di solitudine e smarrimento” di Ursula Von Der Leyen quando la crisi esplodeva “han fatto seguito azioni concrete”.
”Le Istituzioni hanno rafforzato la coesione europea nel senso dei padri fondatori. In momenti di grande incertezza come questi si deve indicare il futuro. La Commissione non ha solo dato una esortazione alla solidarietà, ma ha fatto un esercizio di funzionalità per indicare una strada da percorrere la cui approvazione non appariva scontata”. E parlando ancora una volta dello storico Consiglio Ue di luglio, che dopo mesi di trattative ha dato il via libera al piano di aiuti, il presidente della Repubblica ha sottolineato che “rappresenta una svolta di portata straordinaria e manifesta un livello di ambizione all’altezza delle aspirazioni. Il risultato punto di arrivo e punto di partenza: se con gli strumenti assicureremo la ripresa avremo compiuto un passo importante nel cammino di rafforzamento della coesione e della integrazione nell’esercizio condiviso di una sovranità democratica”.