[scJWP IdVideo=”wQ9LQSJI-Waf8YzTy”]
Parlando con la stampa fuori da Palazzo Madama, Carlo Calenda, leader di Azione, ha criticato le ultime dichiarazioni di Lucio Malan sui matrimoni omosessuali. Durante un’intervista a “Un giorno da pecora”, il senatore di Fratelli d’Italia ha motivato la sua contrarietà a queste unioni facendo notare che nella Bibbia vengono definite “un abominio”. Queste parole non sono passate inosservate e hanno suscitato l’indignazione di molti politici. Calenda, in particolare, ha osservato che “in nessun partito occidentale succede che un parlamentare definisce il matrimonio omosessuale un abominio perché lo dice la Bibbia. Si parla anche di schiavi nei testi Sacri, che peraltro vanno contestualizzati. Dichiarazioni di una gravità enorme, se Giorgia Meloni è per i diritti lo rimuova“.
Manovra, Calenda: “Distribuisce solo mancette, chiederà a Meloni di incontrarci”
[scJWP IdVideo=”tZpNZy5o-Waf8YzTy”]
Calenda ha poi espresso la sua opinione sulla legge di bilancio. “Abbiamo proposto una contro-manovra molto dettagliata, in politica si fa così: si propongono le proprie alternative senza bisogno di andare in piazza. La manovra distribuisce mancette a tutti, mentre la sanità è a pezzi e la spesa sanitaria raggiungerà un -15%. Sul welfare familiare erano stati promessi 6 miliardi ma alla fine come impegno è stato disatteso. Sul reddito di cittadinanza proponiamo il ritorno al REI oltre ad un cambiamento sul credito d’imposta che non funziona, proponiamo tetto al costo dell’elettricità e del gas con gli stessi soldi. Io quello che chiedo a Giorgia Meloni è un incontro. PD e 5S annunciano le piazze? Non è questo il modo in cui si fa politica. Loro si mobilitano senza spiegare cosa farebbero“, ha concluso Calenda.