La prima manovra del governo Meloni è pronta per essere esaminata dalle Camere. Dopo aver ricevuto la bollinatura della Ragioneria di Stato e la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il testo del provvedimento è stato depositato alla Camera. Si apre dunque l’iter parlamentare per l’approvazione del documento di programmazione economica. I tempi sono stretti: la manovra deve essere approvata entro il 31 dicembre, per evitare che scatti l’esercizio provvisorio. Dalla maggioranza, così, è arrivato un invito a limitare il numero degli emendamenti nel corso della discussione in Aula. Intanto, Giorgia Meloni ha convocato i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl per il 7 dicembre per un ulteriore confronto, a Palazzo Chigi, sulla manovra.
Manovra: i passi verso l’approvazione
L’iter parlamentare che dovrà portare all’ok delle due Aule inizierà venerdì 2 dicembre con Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, che verrà ascoltato dalle Commissioni bilancio congiunte di Camera e Senato. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato al 7 dicembre alle 16.30, con domenica 11 come limite ultimo per la selezione dei segnalati. Tuttavia, tra gli schieramenti non c’è accordo sul numero degli emendamenti segnalati. La maggioranza vorrebbe contenerli a 400, ovvero uno per ogni deputato. Parte dell’opposizione si è dichiarata disponibile al dialogo, ma il Pd ha anticipato che chiederà di discutere tutti i testi depositati. Il provvedimento potrebbe poi approdare nell’Aula di Montecitorio il 19 o il 20 dicembre, per essere poi discusso e approvato nel corso della settimana che conduce a Natale. In Senato, secondo quanto riferito dal presidente Ignazio La Russa, l’iter dovrebbe partire dal 27 dicembre.
Meloni: “Se serve in aula anche a Natale”
“Tenetevi pronti: la manovra va chiusa rispettando i tempi, a costo di restare in Parlamento a Natale, il 26 o il 27 dicembre: deve andare in Gazzetta ufficiale il 31 dicembre“. Lo ha riferito Meloni nella riunione di ieri a Palazzo Chigi, invitando i capigruppo dei partiti di maggioranza, a trovare “una sintesi di maggioranza, in modo da andare in Parlamento con un accordo che non blocchi la legge di bilancio“. Il testo della manovra che arriva in Parlamento è formato da 174 articoli, 18 in più rispetto alla bozza in circolazione fino a lunedì sera.