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L’approvazione della Manovra finanziaria sembra sempre più vicina. Ne è convinto Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, secondo il quale questa potrebbe avvenire già nella giornata di domani ricorrendo alla fiducia. “C’è stato un confronto tra maggioranza e opposizione nella capigruppo, noi pensiamo che si possa benissimo chiudere entro domani sera con il voto di fiducia, invece l’opposizione spinge per il 29 mattina, quindi domani probabilmente ci sarà il voto sul calendario con queste due opinioni differenti“, le sue parole fuori da Palazzo Madama.
“Se la relazione tecnica arriverà, come sembra, entro oggi ci sono tutti i tempi per presentare gli emendamenti e discutere in Commissione e domattina arrivare in Aula e affrontare la discussione. Sulle tempistiche, se dovesse tardare di un’ora-un’ora e mezza sarà riconvocata la capigruppo e saranno rivisti i tempi“, ha aggiunto Romeo.
Centinaio: “Domani sera approveremo il testo”
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Una convinzione condivisa anche dal senatore leghista Gian Marco Centinaio: “Nel momento in cui la commissione bilancio la libera, la manovra verrà approvata. Penso entro domani sera. Se sarà un percorso tranquillo? Dovrebbe esserlo. Domani entro le 19 dovrà esserci il voto di fiducia“, ha spiegato.
Malpezzi: “Per continui ritardi della maggioranza non ci sarà alcuna discussione”
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C’è grande scetticismo, invece, nelle parole della capogruppo del Partito democratico al Senato, Simona Malpezzi, al termine della Conferenza dei Capigruppo. “Abbiamo chiesto il voto del calendario perché non ci sembrano tempi congrui per una discussione che noi come opposizione ritenevamo utile per spiegare la nostra visione della manovra“, le sue parole.
E ancora: “C’è un ritardo dopo l’altro e si comprimono molto i tempi della discussione e questo non vuol dire fare ostruzionismo. Una manovra contro le donne, i giovani, la scuola e tanto altro. Un testo iniquo”, ha concluso.
Protesta animalista al Senato contro emendamento sulla caccia
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Nel frattempo, un gruppo di animalisti ha protestato quest’oggi davanti al Senato contro l’emendamento di Fratelli d’Italia alla manovra che apre alla possibilità di abbattimenti di fauna selvatica in città. Gli attivisti hanno mostrato uno striscione con la scritta “Caccia selvaggia. Legge ad personam“. Poi hanno protestato contro Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, “indagato dalla Procura di Piacenza per corruzione e traffico di influenze illecite, per tangenti, ha preso mazzette e noi ce l’abbiamo là dentro”, dice uno dei promotori dell’iniziativa.
Proteste anche contro Pietro Fiocchi, europarlamentare di Fratelli d’Italia. “Vergogna, assassini, ve la prendete coi cinghiali“, alcuni degli slogan degli animalisti. Piccoli momenti di tensione con le forze dell’ordine.