È una “manovra in retromarcia” quella su cui è al lavoro il Governo Meloni. E tra i partiti al di fuori dalla maggioranza continuano ad arrivare segnali di un crescente malcontento.
“Stanno facendo una serie di errori tecnici e politici. Mettono un’ulteriore stretta al reddito di cittadinanza, ma aiutano le società milionarie di calcio. Stanno facendo errori tecnici sull’aumento del tetto al contante e sono tornati indietro, dopo che l’Europa li ha bacchettati sul pos, nonostante la narrazione di queste settimane. Come M5S stiamo cercando di mettere ordine in Commissione bilancio“. Lo ha dichiarato il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri.
Manovra, Marattin: “Situazione grave in Commissione, Governo cercherà forzatura sui tempi”
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Critiche anche da parte di Italia Viva.
“Sta succedendo qualcosa di molto grave: questa maggioranza non è in grado di apportare modifiche alla manovra di bilancio, non trovano un accordo all’interno e non hanno interloquito con l’opposizione, oltre a cercare coperture che non esistono“, ha riferito Luigi Marattin, deputato di Italia Viva. “Al 19 dicembre – ha aggiunto – non abbiamo ancora dibattuto un emendamento. Facciamo appello alle più alte istituzioni del Paese per accendere un faro su quello che succede. Sbagliano anche i termini: non si fanno maxi-emendamenti alla Camera, sono procedure del Senato. I loro emendamenti sono pieni di errori, uguali ad altri emendamenti già bocciati“. “La situazione è molto più grave di quello che è sembrato fino ad ora. Hanno presentato un pacchetto di 100 emendamenti, una nuova legge di bilancio, di cui la metà di quelle cose sono inammissibili. A questo si aggiunge la misura che regala quasi un miliardo di euro alle società di calcio sulla loro situazione fiscale“, ha concluso.
Cattaneo: “Dibattito sul pos? Ci appassiona poco”
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Intanto, Alessandro Cattaneo, capogruppo alla Camera di Forza Italia, si è espresso in merito al dibattito sul pos, dopo l’interlocuzione con l’Ue che ha spinto il Governo a eliminare dalla manovra la soglia di 60 euro entro la quale i commercianti avrebbero potuto rifiutare di usare il Pos.
“Il dibattito sul pos ci appassiona poco. In una manovra da 35 miliardi stiamo discutendo di tanti altri temi importanti, confidiamo che si troverà soluzione nell’interlocuzione con la Commissione“, ha dichiarato.
Per quanto riguarda il tema sui giovani e lavoro “stiamo studiando l’iniziativa per decontribuzione giovani, che non sarà circoscritta a categorie particolari: è come vuole Forza Italia, di carattere universale. Ora ci stiamo confrontando su come è scritta: vorremmo che fosse scritta in maniera semplice. Se assumi un giovane, non devi pagarci tasse. Anziani e giovani sono le due direttrici su cui Forza Italia si è spesa“, ha concluso.