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Mentre slitta di un giorno, a giovedì alle 8, l’approdo della manovra in Aula alla Camera, a causa dei ritardi nei lavori in commissione Bilancio, il relatore Roberto Pella ha riferito che non entra in manovra “alcun emendamento” su uno scudo penale per i reati fiscali. Le forze dell’opposizione esultano per l’ulteriore marcia indietro del Governo Meloni. “Il nostro atteggiamento preventivo di ferma opposizione ha dato i suoi frutti. Non ci fermiamo qui, è una grande vittoria che otteniamo rispetto al kit dei furbetti dell’evasione. Sorveglieremo perché questo emendamento non torni in nessun modo nella legge di bilancio“, ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.
Serracchiani: “È una vittoria del Pd e delle opposizioni”
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“È una vittoria del Pd e dell’opposizione“, ha riferito la capogruppo del Partito Democratico Debora Serracchiani, dichiarandosi soddisfatta per il ritiro della norma sullo scudo penale. “Maggioranza e Governo devono decidere da che parte vogliono stare“, ha aggiunto.
Foti: “Norma scudo penale? Non era sede idonea”
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Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ha invece sottolineato che la norma su uno scudo penale per i reati fiscali “non è mai entrata in manovra“. “La maggioranza ha ritenuto che non fosse la sede idonea per inserirla. Si sta discutendo con il Pd su certe formulazioni presentate dal Mef. “Fiducia? Si vedrà secondo il calendario d’aula. Gli emendamenti respinti in questo momento sono quelli dell’opposizione“, ha aggiunto.
Pella: “Norma scudo penale? Non ho presentato emendamento, era proposta”
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Anche il deputato di Forza Italia Roberto Pella ha ribadito di non aver “presentato nessun emendamento in merito“. “È una proposta che poteva essere sul tavolo. Gli emendamenti sono concreti quando vengono depositati, qualsiasi informazione che avete visto non corrisponde al vero. L’intenzione di questa proposta è invece positiva e non negativa come viene raccontata, ma stiamo parlando di discussioni non sul tavolo“, ha aggiunto. Sui ritardi della Commissione Bilancio, ha riferito: “È normale che nella maggioranza ci possano essere visioni diverse“.
