Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato Casal di Principe, nel Casertano, nella Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia. Il capo dello Stato si è recato nella chiesa di San Nicola di Bari dove fu ucciso nel 1994 don Beppe Diana. All’esterno, tanti i bambini festosi delle scuole elementari e materne, tra cui quelli della scuola della parrocchia. Tutti avevano in mano bandierine tricolori e i più piccoli hanno intonato l’inno di Mameli, con Mattarella che fuori dal protocollo si è fermato ad ascoltare. Ad attendere il presidente della Repubblica c’erano il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, don Franco Picone e i sacerdoti don Carlo dell’Aversana e don Armando Broccoletti. Mattarella ha poi pranzato al ristorante Nco (Nuova cucina organizzata), realizzato in un bene confiscato alla Camorra. I gestori hanno regalato al presidente il “pacco della camorra”, contenente generi alimentari prodotti nei terreni confiscati ai clan.
“La lotta alla mafia riguarda tutti, ciascuno di noi. Non si può restare indifferenti, non si può dire: ‘Non mi riguarda’. O si respingono con nettezza i metodi mafiosi o si rischia, anche inconsapevolmente, di diventarne complici. Battere la mafia è possibile. Lo diceva Giovanni Falcone: ‘La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine‘, scriveva Falcone. Casal di Principe lo ha dimostrato. L’efferato omicidio di don Peppino Diana è stato un detonatore di coraggio e di volontà di riscatto. Ha prodotto un’ondata di sdegno, di partecipazione civile, una vera battaglia di promozione della legalità“, ha dichiarato Mattarella.
Casal di Principe, Mattarella ai giovani: “Siate fieri di questa terra”
Il presidente della Repubblica ha poi rivolto un messaggio ai giovani. “Care ragazze e cari ragazzi, Maria e Fabrizio hanno parlato dei preconcetti, dei pregiudizi che registrano sovente. Voi dovete essere fieri di essere nati in questa terra, che ha saputo compiere questa vera, grande, rinascita. Dovete avvertire l’orgoglio di essere concittadini di don Diana. Dovete rifiutare, fin dai banchi di scuola, la sopraffazione, la violenza, la prepotenza, il bullismo, che sono un brodo di coltura della mentalità mafiosa. Ricordate sempre che siete la generazione della speranza, quella a cui don Diana ha passato idealmente il testimone della legalità“.
Mafia, Schlein: “Bisogna lottare per la verità e combattere l’infiltrazione”
A Milano, Libera e Avviso Pubblico hanno organizzato una manifestazione per la memoria delle vittime della mafia.
All’evento era presente anche Elly Schlein, la segretaria del Pd. “Sappiamo che in momenti di difficoltà economica gli strumenti che ci diamo per contrastare l’infiltrazione della mafia nell’economia legale devono essere ulteriormente rafforzati. E purtroppo non stiamo vedendo questo. Non si fa alzando il tetto del contante, non si fa agendo per indebolire le tutele della legalità nel codice degli appalti. Lo si fa con una grande operazione di maggiore trasparenza e controllo, di maggiore formazione, fin dalle scuole e dentro le pubbliche amministrazioni, con una battaglia che è anche culturale“, ha dichiarato Schlein.
Mafia, Sala: “Gli anticorpi che ci siamo fatti negli anni aiuteranno”
“Gli anticorpi che ci siamo fatti in questi anni, anche attraverso errori ed incertezze nel nostro percorso ci aiuteranno“, ha dichiarato Giuseppe Sala, il sindaco di Milano, a margine del corteo. Ha aggiunto che “Don Ciotti, Libera ma soprattutto questi uomini e donne hanno fatto un lavoro straordinario perché cadere nell’indifferenza è un attimo, come ricorda sempre la Segre. E loro hanno sempre tenuta viva la lotta contro la mafia“.