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“Basta divisioni, basta polemiche. Noi siamo il Movimento 5 Stelle, una forza politica che nonostante diverse sensibilità è sempre stata compatta per i cittadini. Dobbiamo lavorare per loro”. Queste le parole di Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, uscendo dal Senato. Il rappresentante dell’esecutivo ha parlato ai cronisti dell’esito dell’assemblea dei gruppi congiunti di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle, svoltasi giovedì sera, sottolineando la volontà di evitare spaccature all’indomani del deludente risultato elettorale.
Bonafede: “Prendere atto del risultato delle regionali”
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A dividere i rappresentanti di M5s sono, senza dubbio, le polemiche interne dopo le elezioni, soprattutto a livello regionale, che hanno visto un forte ridimensionamento dell’elettorato. “Le regionali non sono andate come volevamo. Succede – ha affermato Bonafede -. Adesso si tratta di prenderne atto e di ritornare a lavorare come prima e più di prima per una proposta ai cittadini. Il consenso poi ne è una conseguenza. Ieri, devo dire, che l’assemblea parlamentare ha iniziato questo percorso dimostrando grande maturità”.
Il ministro della Giustizia aveva anticipato già al suo arrivo al Senato le impressioni positive, con un chiaro messaggio rivolto ad attivisti M5s e colleghi di partito: “Il messaggio principale è questo: mettiamo fine a qualsiasi divisione e polemica interna”.
“Leadership? Ci metteremo attorno a un tavolo”
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Una delle questioni più delicate sul tavolo della discussione interna al Movimento è quella relativa alla leadership del partito. “Ci metteremo intorno a un tavolo – ha annunciato Bonafede in tal senso -. Agli Stati Generali si capirà l’organizzazione per il Movimento 5 Stelle, che servirà per dare le migliori soluzioni agli italiani”.
Altro tema che ha causato incomprensioni è quello delle alleanze. Bonafede, però, non sembra preoccupato: “Stiamo lavorando bene a livello nazionale. Continuiamo su questa strada e verifichiamo nei territori col dialogo se ci sono le condizioni. Il Paese ha bisogno di compattezza a tutti i livelli. Nei territori valuteremo se ci sono le condizioni per allearsi. Il tentativo di avviare un confronto deve esserci”.