All’indomani del suo incontro con la premier Giorgia Meloni, Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente del Brasile, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel coeso di una conferenza stampa. “Quando un capo di Stato incontra un altro capo di Stato a me non interessa il posizionamento politico, quello che importa è che Meloni rappresenta lo stato italiano e difende gli interessi italiani. Possiamo creare partnership in tanti settori. Non penso al suo posizionamento ideologico, quando devo frequentare i miei amici lì allora posso scegliere. Ho avuto una buona impressione di Giorgia, una donna giovane e il primo ministro donna in Italia, questo è molto importante in un mondo ancora molto maschilista. È un fatto straordinario che una donna abbia vinto le elezioni in Italia, ora affronterà molti pregiudizi perché esiste un odio crescente e una mancanza di rispetto contro le donne. È intelligente e con la testa a posto, spero funzioni per l’Italia“, ha dichiarato Lula.
Lula: “Oggi Papa Francesco è la più importante autorità politica al mondo”
Lula ha poi parlato del suo incontro con il Pontefice. “Per me oggi Papa Francesco è la più importante autorità politica esistente sul pianeta terra. Non solo per quello che rappresenta ma anche per quello che dice. Trovo molto significativa la sua lotta contro le disuguaglianze che esistono in tutti i settori. In merito alla guerra, il Papa invia i suoi cardinali per dialogare con le due parti e costruire la pace. Quando l’ho incontrato l’ho trovato in salute, non era debilitato, aveva l’energia di una persona di 30 anni“.
Ucraina, Lula: “Condizioni UE? Accordo di pace non è resa, serve dialogo”
“Un accordo di pace non è una resa, in un accordo di pace entrambe le parti possono vincere qualcosa. Se uno dei due prende solo il 20% è una resa, un’imposizione“, ha osservato Lula durante la conferenza stampa. “Solo ucraini e russi sanno cosa è necessario per arrivare ad un accordo. Il Brasile ha condannato l’occupazione russa presso l’ONU. Oggi ci sono morti e distruzione, la prima cosa da fare è convincere le due parti a smettere la guerra. Quando si cessa la guerra ci si siede e si parla. Ci vuole tempo, ma se c’è la volontà si può fare. La costruzione dell’UE è un patrimonio democratico dell’umanità. L’UE può lavorare alla pace ma è coinvolta nella guerra come lo sono gli USA, noi stiamo cercando Paesi non coinvolti come la Cina“.
“Serve nuova governance mondiale per il consiglio di sicurezza dell’ONU”
“È difficile sapere cosa passa nella mente di chi è in guerra, ognuno pensa che possa vincere“, ha aggiunto Lula. “Nel frattempo le persone muoiono. Se i due Paesi scegliessero degli attori per trovare una via d’uscita andrebbe bene, non possiamo pensare che questa guerra sarà infinita. I due presidenti devono incontrarsi. Il Brasile ha condannato all’ONU l’occupazione russa ma gli altri Paesi che fanno parte del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in passato hanno invaso altri Stati senza chiedere il permesso. Ad esempio l’Iraq o la Libia. Gli Stati invasori, come gli USA, sono proprio i più potenti. Dobbiamo avere una nuova governance mondiale, dove anche altri Paesi come quelli africani e l’India siano rappresentati. La geopolitica è cambiata dal 1945, il mondo è cambiato“.
“La sinistra europea deve creare una nuova utopia”
Lula ha poi parlato del futuro della sinistra in Europa. “Non posso fare un’analisi sulla sinistra italiana con cui ho un rapporto storico. Ho partecipato al congresso quando il PC ha cambiato nome. Posso parlare della sinistra europea, penso ci sia stata una perdita a livello di discorso. Dobbiamo creare una nuova utopia da contrapporre a quella destra. Dobbiamo far circolare gli esseri umani liberamente come accade per il denaro, bisogna difendere i migranti. L’essere umano è per natura nomade perché cerca di migliorare la propria vita. L’estrema destra sta crescendo con discorsi forti su famiglia e tradizioni, noi dobbiamo cambiare questa situazione. La gioventù ha bisogno di un sogno“.
Assange, Lula: “Indignato per mancata solidarietà dei giornalisti, è codardia”
“Sono indignato per la mancanza di solidarietà dei giornalisti nei confronti di Julian Assange che è in carcere per aver denunciato al mondo i crimini degli USA. Questo cittadino è in carcere nel Regno Unito e sarà estradato negli USA dove sconterà l’ergastolo e non vedo la stampa che lo difende e che difende la libertà di stampa. Questa la chiamo codardia, quello che Assange ha fatto merita rispetto da parte di tutti i giornalisti“. Lo ha dichiarato il presidente brasiliano Lula in conferenza stampa durante la sua visita ufficiale in Italia.