Si torna a discutere dell’ipotesi di un lockdown nazionale per contrastare il Coronavirus in Italia. Una chiusura che potrebbe riguardare i soli fine settimana, ma che rimetterebbe l’Italia sotto chiave come nei giorni delle festività natalizie e soprattutto come avvenuto nella primavera 2020. Una soluzione dunque particolarmente severa e che inevitabilmente divide la stessa maggioranza. E addirittura due esponenti del medesimo partito, il Movimento 5 Stelle, come Pierpaolo Sileri e Paola Taverna.
Sileri: “Aspettiamo il Cts, meglio chiusure chirurgiche”
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“Io non sono favorevole a un lockdown generalizzato. Sono favorevole a chiusure chirurgiche. Intanto vanno avanti le vaccinazioni, che non sono partite con il piede giusto. Si sta però recuperando. Vedo che i vaccini stanno arrivando. Con questa progressione si tratta di resistere solo altre poche settimane“, ha dichiarato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute.
Sileri ha dunque voluto professare calma prima di parlare di lockdown. Una soluzione che, ricorda il ministro in quota M5S, dipende strettamente dalle analisi del Comitato Tecnico Scientifico ma è figlia della volontà del governo. “Prima di correre e pensare alle chiusure aspettiamo il Cts, il quale fornisce un indirizzo su cui però poi decide la politica – ha affermato infatti il sottosegretario Sileri –. Dobbiamo analizzare i dati. Il rafforzamento delle misure in alcune aeree è sicuramente necessario“.
Taverna: “Lockdown? Se necessario, lo valuteremo”
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Chi non se la sente di escludere a priori il lockdown è invece Paola Taverna. “Io spero non ci sia un rosso totale. Tuttavia dobbiamo venirne fuori, e se è necessario fermarsi per ripartire sarà valutato – ha infatti ammesso la senatrice del Movimento 5 Stelle –. Abbiamo sempre detto che il Cts è necessario, poi decide il Parlamento“.
“Oggi siamo qui però con Federanziani per ricordare che abbiamo raggiunto i 100 mila morti. L’Italia è tra i primi Paesi al mondo con persone più anziane, che sono più fragili. E questo ha segnato un alto numero di decessi“, ha voluto ricordare Paola Taverna. Che oltre al nodo lockdown e all’emergenza Coronavirus ha voluto affrontare anche altri temi caldi della politica: “Intergruppo? Nato per dare una nuova prospettiva ai longevi, la parte italiana più penalizzata. E che oggi la politica deve guardare come una risorsa“.