Zaia: “Sulla mia non candidatura alle elezioni europee io penso che sia coerente seguire il mio lavoro in Veneto”
Nel corso di un punto stampa fuori da Montecitorio, Luca Zaia, il presidente della Regione Veneto, ha risposto alle domande dei giornalisti, una delle quali riguardava la lettera in cui alcuni esponenti della Lega hanno rivolto delle critiche all’operato di Matteo Salvini, il segretario del partito, invitandolo a cambiare idea su alcune decisioni. In un passaggio della missiva si può anche ravvisare del malcontento nei confronti della possibile candidatura del generale Vannacci alle elezioni europee.
“Lettera dei dissidenti su candidatura Vannacci? Non l’ho letta, dopodiché non discuto della sua candidatura perché non ho ancora ben capito neanche se esisterà. Io penso che il segretario debba fare il segretario, deciderà le liste e dopo ognuno di noi deve occuparsi delle sue cose. Io mi occupo del Veneto e dei temi che mi riguardano, l’ho sempre fatto quindi non è un modo per non rispondere. Sulla mia non candidatura alle elezioni europee io penso che sia coerente seguire il mio lavoro in Veneto perché ho ancora un anno e mezzo di governo che non è poca cosa. Pensare di gettare al vento un anno e mezzo di lavoro mi viene male considerando l’impegno con i veneti e quanto consenso i veneti hanno saputo esprimere nei miei confronti. Se al congresso mi candiderei per guidare la Lega? Ma figuriamoci, ho altro da fare”, ha dichiarato Zaia.
“L’accordo con Russia Unita non ha più senso”
Zaia ha poi affrontato alcune questioni relative alla sanità. “Il problema medici è generale, ne mancano 50mila in Italia, quando io lo dicevo qualche anno fa tutti sorridevano, vedo che ora è l’argomento comune. Dei 50mila ne mancano 3500 in veneto e li stiamo recuperando sulle liste d’attesa. Lo scorso giugno avevamo 152mila persone in attesa, adesso ne abbiamo circa 18mila ma il recupero è difficile da fare se non hai medici che visitano, hanno sbagliato la programmazione e continuano a sbagliare”.
Il presidente della Regione Veneto ha poi parlato dei legami tra la Lega e Russia Unita. “Ieri sera mi sembra sia stato chiaro Salvini su questo fronte quindi dico che anche secondo me non ha più senso l’accordo. Io vado d’accordo con tutti, con Meloni siamo stati in un governo insieme quindi non capisco perché dovrei litigare con qualcuno”.
Autonomia, Zaia: “Chi dice che serve solo ad alcune Regioni non studia”
Non è mancata una parentesi sull’autonomia differenziata. In particolare Zaia ha escluso l’eventualità che quest’ultima potrebbe essere utile solo ad alcune Regioni. “Chi dice questo non studia perché bisogna leggere le carte dato che è chiaro che non aiuta solo i ricchi, è chiaro che è l’applicazione dei dettami dei padri costituenti ed è chiaro che non mina l’unità nazionale. È facoltà di ogni Regione poter chiedere, dopo l’approvazione, di sottoscrivere l’intesa con lo Stato, ed è esattamente quello che vogliamo fare. Premierato? Rispetto l’autonomia ha una diversa genesi ma se non ci fosse l’autonomia io sarei il primo sostenitore del premierato. Quest’ultimo però dovrà avere un percorso costituzionale mentre l’autonomia quella modifica l’ha già avuta con il titolo V del 2001 e oggi è alle fasi finali visto che siamo in Parlamento con una legge. Vincolo dei due mandati? Siamo un Paese anomalo che ha le uniche due cariche elettive elette dal popolo che hanno il vincolo dei due mandati”, ha concluso Zaia.