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Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio torna a parlare della pandemia Covid, sottolinenando l’importanza cruciale del green pass non solo per bloccare i contagi ma anche per far ripartire l’economia della nazione. “Il green pass era l’unico strumento che avevamo per non fermare di nuovo l’economia” ha affermato Di Maio.
“Siamo all’86% di italiani che hanno avuto almeno una dose, gli altri Paesi europei stanno più indietro e per questo ora stanno introducendo misure drastiche“, ha aggiunto. Un chiaro riferimento alla quarta ondata che sta colpendo soprattutto il centro e l’est Europa. Il ministro degli Esteri si confessa inoltre “preoccupato per i contagi in vista del Natale“. “Noi faremo tutto quello che serve per lasciare aperto il Paese“, ha detto ancora Di Maio. “Se la comunità scientifica mi dice che dobbiamo farci la terza dose, noi lo facciamo, siamo pronti“, ha sottolineato il ministro.
Quirinale, Di Maio: “Proteggere Draghi da questo dibattito che indebolisce le istituzioni”
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Di Maio affronta anche il tema della futura nomina del presidente della Repubblica. Una questione delicata ed estremamente importante. Il Presdiente Mattarella ha infatti già specificato che non intende essere rieletto.
In molti fanno il nome di Mario Draghi ma, come sottolinea Di Maio, i tempi sono ancora troppo prematuri.
“Dobbiamo proteggere Draghi nell’evitare il totonomi perché si rischia di compromettere il lavoro sulla legge di bilancio. Draghi ha tutto il nostro sostegno perche’ sta portando avanti riforme che ci consentiranno di avere una ripresa solida. Se noi portiamo il presidente del Consiglio o il presidente attuale nel dibattito sul Quirinale indeboliamo le istituzioni” sottolinea Di Maio.
In ultima istanza, il ministro commenta anche la possibile nomina di Silvio Berlusconi. “Berlusconi? Provo molta empatia perché lo stanno prendendo in giro. Vorrei dirgli di stare attento” ha concluso.