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“Il Governo ci ha informato che intende assumere un decreto per rendere obbligatorio il green pass sui luoghi di lavoro, sia pubblici che privati. Noi abbiamo richiesto la gratuità dei tamponi”. Lo ha affermato Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Palazzo Chigi. “Abbiamo chiesto che fra le sanzioni previste” per l’assenza di certificato verde “non ci sia il licenziamento dei lavoratori e su questo abbiamo avuto garanzie, ma ancora non abbiamo visto il testo”, ha aggiunto Bombardieri.
Landini (Cgil): “Non bisogna pagarsi i tamponi per lavorare”
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Sulla stessa linea d’onda anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. A margine dell’incontro con il premier ha infatti dichiarato: “Il Governo ci ha detto che l’obbligo di green pass riguarderà tutti i lavoratori pubblici e privati in qualsiasi luogo di lavoro. Ci hanno spiegato che per loro è lo strumento per incentivare ed estendere la vaccinazione. Chi lavora non deve essere messo nella condizione di dover pagare i tamponi per poter lavorare“, ha ribadito.
Colombini (Cisl): “Che il green pass sia una cosa positiva”
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Infine, al termine del vertice Governo-sindacati a Palazzo Chigi, è intervenuto anche Angelo Colombini, segretario confederale della Cisl, secondo cui “la decisione del Governo di estendere il green pass in tutti i luoghi di lavoro” è “una cosa positiva. Così si evita la divisione dei lavoratori nei luoghi di lavoro – ha concluso -. Il Governo ha ribadito la sua contrarietà sull’obbligo vaccinale e sul tampone gratuito, questi aspetti vanno rilanciati”.