GPA, Montaruli: “Bambini non sono merce”

È iniziata ieri, 19 giugno 2023, alla Camera dei Deputati la discussione sulla proposta di legge che istituisce il reato universale di maternità surrogata (o gpa=gestazione per altri, ndr) voluta dal Governo Meloni.

Una proposta di legge che è stata presentata da Maria Carolina Varchi di Fratelli d’Italia, con il supporto della maggioranza di centrodestra, e che ha suscitato immediate polemiche da parte dell’opposizione.

Diversi partiti hanno messo in dubbio la costituzionalità del testo di legge, nonché la sua applicabilità, continuando a esprimere i propri malumori anche nella giornata odierna.

Se approvata, la nuova legge estenderebbe ai cittadini italiani che eseguono la maternità surrogata in Paesi esteri in cui essa è legale le stesse sanzioni che vietano tale pratica in Italia, come espresso nella legge 40.

GPA, Montaruli: “Nessuno toglie diritti ai bambini”

A sostenere la proposta di legge del Governo sul tema GPA è stata Augusta Montaruli, la quale ha così parlato oggi a Roma:

“Continua il lavoro di Fratelli d’Italia per rendere l’utero in affitto un reato universale. I minori non devono essere considerati merce, ma rispettati nel loro diritto di avere una mamma e un papà. Nessuno toglie diritti ai bambini, si ribadiscono i diritti dei bambini e si rafforzano in maniera esplicita Per quanto riguarda la procura, essa fa rispettare la legge italiana, che afferma in modo chiaro che la maternità surrogata è un reato”.

La deputata di Fratelli d’Italia ha, poi, aggiunto:

“Non c’è un vuoto normativo, perché quel bambino ha una mamma e un papà da cui è nato. Tutti noi abbiamo delle persone che per affetto si occupano di noi, ma non hanno diritto di essere trascritti come genitori. Questo va spiegato ai bambini. Non c’è il rischio di discriminarli. Anzi, con questa norma si rafforza il loro diritto”.

GPA, Zan: “Renderla reato universale è fascismo”

Del parere opposto Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico:

“A Padova ci sono bambini che per colpa di un decreto si vedono privati di una mamma e questo è crudele e disumano”.

Ha detto riferendosi a quanto è successo oggi a Padova, dove la Procura ha notificato un atto giudiziario in cui si richiede al Tribunale di rettificare l’atto di nascita di una bambina figlia di due donne (risalente al 30 agosto 2017, ndr), oltre alla cancellazione del nome della madre non biologica e la rettifica del cognome attribuito alla bambina, con eliminazione di quello appartenente alla seconda madre.

“Una decisione che viene dal Ministro Piantedosi, il quale ha vietato ai Sindaci di trascrivere gli atti anagrafici per i figli delle famiglie arcobaleno. Una decisione che va contro la Corte Costituzione e punta a rendere difficile la vita di queste famiglie”.

Zan ha, poi, concluso:

“Il vuoto normativo fa si che solo i Sindaci cerchino di fare il loro dovere, dando le risposte che dovrebbe dare il Parlamento. Rendere la GPA un reato universale, come hanno fatto Orban e la Polonia, è fascismo”.

Gestione cookie