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Mentre la fase calda delle consultazioni si avvicina sempre più, Matteo Renzi torna a inquadrare la posizione di Italia Viva rispetto a quello che sarà il prossimo governo. E da parte sua si ribadisce che il no non riguarda la figura di Giuseppe Conte, ma il modo di operare dell’esecutivo.
I perché dell’addio di Italia Viva al governo
“Capite che non è una questione caratteriale, non è un problema delle singole persone. Non è un problema che si può risolvere con una poltrona. Noi le poltrone le abbiamo lasciate, e siamo gli unici ad averlo fatto. Perché in Parlamento stiamo assistendo a un autentico scandalo, al tentativo di far passare delle persone non su un’idea ma su una gestione opaca delle relazioni personali e istituzionali. Stiamo assistendo alla creazione di gruppi improvvisati“, ricorda Renzi.
Che poi, in un video registrato e pubblicato su Facebook, rivendica ancora una volta il passo indietro degli esponenti di Italia Viva che hanno lasciato il governo. “Mentre avviene questo, noi siamo qui a dire con forza che, grazie a Teresa, Elena e Ivan, abbiamo rinunciato alle nostre poltrone. Perché vogliamo far prevalere le nostre idee. E a tutti quelli che vi dicono che non c’è un argomento per questa crisi, fate vedere i numeri che mostreremo qui adesso. Fate vedere i dati della situazione economica, sanitaria ed educativa“, rilancia Renzi.
Renzi all’attacco su scuola e vaccini
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Entrando nel merito delle diverse questioni, il leader di Italia Viva parte dalla sanità: “Bisogna sistemare definitivamente la questione dei vaccini. Non servono le primule. Sono come i banchi a rotelle, sono due soluzioni che non servono a niente. Bisogna arrivare a portare non 35 mila persone al giorno a vaccinarsi, ma 350 mila. Non ci sono ancora le dosi, ma il tempo per organizzare una vaccinazione di massa è adesso“, sottolinea Renzi.
“Così come il tempo per iniziare a pensare al futuro della scuola era otto mesi fa, quando lo chiedevamo noi. E quando si sono buttati via i soldi nei banchi a rotelle. Quattrocento milioni letteralmente buttati dalla finestra per niente“, attacca Renzi. Che poi torna sulla questione vaccinale: “Serve fare interventi, non solo nei palazzetti dello sport come stanno organizzando alcune città, ma nelle farmacie. Bisogna avere l’organizzazione territoriale pronta, per far sì che la vaccinazione di massa funzioni“.