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Si entra nella fase decisiva per determinare il futuro del governo. Ballano le ipotesi che si instauri un Conte-ter, ma anche quelle di un governo di larghe intese e, nel caso in cui non si trovasse una nuova maggioranza, di tornare alle elezioni.
La linea di Zingaretti e la garanzia del ministro Amendola
Chi continua a marciare compatto nella stessa direzione è il Partito Democratico, come si capisce dalle parole di diversi esponenti riunitisi in queste ore al Nazareno. A partire dal segretario Nicola Zingaretti, che ha aperto la direzione con queste parole, rilanciando verso una nuova esperienza di governo: “Anche grazie al Recovery Plan non dobbiamo avere come obiettivo di restaurare l’Italia che c’era prima, ma costruirne una nuova. Per questo non si può consegnare a questa destra il Paese“.
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Linea condivisa anche da Vincenzo Amendola. Il ministro per gli Affari Europei al termine della direzione del partito ha parlato chiaro a proposito del futuro del governo: “La posizione del Pd è unitaria e credibile. Lavoreremo nei prossimi giorni per l’interesse generale. È una relazione chiara, netta. Che segna l’unità del partito“.
Governo con Conte premier: il sì senza esitazioni di Orlando
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Molto chiara la posizione del Pd riguardo alle consultazioni verso il nuovo governo. L’ha ricordata anche il deputato Andrea Orlando, che in tutta questa lunga fase ha sempre ribadito il sostegno a Giuseppe Conte. “Il Segretario ha chiarito il percorso e i criteri di valutazione dei prossimi passaggi. Il profilo parte dalla personalità proposta alla guida di Palazzo Chigi“, le sue parole. E la personalità proposta, superfluo aggiungerlo, è quella del premier uscente.
“Forza Italia nel fronte? Io non mi metto a fare le dichiarazione per le altre forze politiche. C’è un appello chiaro che riprende le parole del Presidente Conte. Vediamo chi risponde e verifichiamo se le forze che rispondono sono credibili e in grado di sostenere un governo che arrivi alla fine della legislatura“, ha aggiunto Orlando.
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“Si fa presto. Basta guardare all’interesse del Paese e non agli interessi particolari. L’unità con cui il Pd si presenta proponendo l’incarico a Conte non è interesse di partito. Riteniamo che un governo solido, autorevole e ampio, con un programma di legislatura, sia ciò che serva al Paese. Se si guarda al Paese, una soluzione alta la possiamo trovare“, ha dichiarato infine il deputato Walter Verini.