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“Mi chiedo se l’Italia possa permettersi, in un momento come quello che sta attraversando, l’immobilismo e le manfrine alle quali assistiamo ormai da qualche settimana“. La vera trionfatrice della fine del governo Draghi, ormai ratificata anche dal Quirinale, è indubbiamente Giorgia Meloni. E con queste parole la leader di Fratelli d’Italia ha iniziato il suo intervento dalla manifestazione a Piazza Vittorio Emanuele II a Roma.
Meloni boccia tutta la legislatura: “Risultati sempre pessimi”
“Se qualcuno davvero vuole sostenere la tesi che questo Governo è in grado, in questa condizione, di dare le risposte che servono alla nazione in questo momento, davvero me lo deve dire guardandomi negli occhi. E guardando negli occhi gli italiani che aspettano quelle risposte“, ha provocato Meloni. Che poi è andata anche oltre, parlando di un lavoro che a suo giudizio non ha funzionato per anni.
“A me pare che si confermi quello che Fratelli d’Italia diceva dall’inizio. Praticamente di questa legislatura, e poi in particolare dall’inizio del Governo Draghi. E cioè che quando in una repubblica parlamentare tu tenti di tenere insieme tutto e il contrario di tutto, ti ritrovi a sperperare miliardi di risorse senza risolvere niente“. Così Meloni, che poi ha rincarato la dose: “Io non sono d’accordo con quello che ho sentito dire da molti analisti e anche dal presidente Draghi. Mi pare che i risultati di tutta questa legislatura siano stati pessimi“.
Voto, perché sì: “Governo lavora ancora, non perdiamo Pnrr”
A questo punto non solo rimane, ma diventa anche l’opzione più probabile il ritorno alle urne. E Meloni rivendica la bontà che a suo giudizio la soluzione delle elezioni subito porta con sé. “Si parla della democrazia come se fossero le cavallette delle sette piaghe d’Egitto. Il racconto secondo cui se si va al voto si blocca il Pnrr, non regge. La Francia ce l’ha un Pnrr? Perfetto, negli ultimi 4 mesi hanno votato due volte, per le presidenziali e per il Parlamento. La Germania ce l’ha un Pnrr? Hanno votato anche loro“.
“In tutto il resto del mondo si vota quando c’è una situazione instabile, e non si blocca assolutamente niente. Perché chi conosce le regole sa che nelle democrazie il Governo rimane in carica fin quando non se ne forma uno nuovo che subentra. E quindi il punto è: questo Parlamento può dare soluzioni efficaci? Ne hanno date finora? No. Se non si forma un nuovo Parlamento, non cambierà mai niente“, ha concluso Giorgia Meloni.