Dopo qualche giorno di silenzio, Giuseppe Conte torna a farsi sentire in questo periodo molto delicato per il governo. Il presidente del Consiglio interviene con un lungo post su Facebook per cercare di ricucire lo strappo che porterebbe la crisi dell’esecutivo in Parlamento. Secondo Conte, per raggiungere gli obiettivi necessari per affrontare l’emergenza sanitaria e quella economica è “imprescindibile rafforzare la coesione della maggioranza e, quindi, la solidità alla squadra di governo. Se percorreremo questo cammino con senso di responsabilità, avremo la più salda garanzia di andare nella direzione giusta, perseguendo l’interesse generale”.
Il capo del governo non parlava dalla conferenza stampa di fine anno dello scorso 30 dicembre. Elogia le proposte arrivate dalle forze di maggioranza, che definisce “contributi utili ad arricchire e a migliorare il Piano”. Si rivolge (implicitamente) a Matteo Renzi. E sottolinea che “non è mai venuta e mai verrà meno, da parte mia, l’apertura al confronto e all’ascolto delle forze che sostengono il governo. Ho sempre lavorato per raccogliere tutte le proposte migliorative su ogni tema o provvedimento sin qui adottato e così sarà anche in futuro, perché è questo che ci chiedono i cittadini”.
Conte vuole chiudere a breve la partita del Recovery: “Dobbiamo correre insieme”
“Proprio questa mattina, il ministro dell’Economia Gualtieri, insieme ai ministri Amendola e Provenzano, mi hanno sottoposto una versione più avanzata di quel primo documento”. Così scrive sempre su Facebook Giuseppe Conte. “A breve ci ritroveremo con tutte le forze di maggioranza per operare una sintesi complessiva, che valga a selezionare gli investimenti e le riforme più utili a modernizzare il Paese”, aggiunge. Adesso però, chiede in maniera risoluta il presidente del Consiglio, “dobbiamo correre insieme”. E annuncia che il Recovery Plan aggiornato tornerà già nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri. La palla della crisi torna così nel campo di Italia Viva, senza che nessuno al momento smuova lo stallo.