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Si è tenuta questa mattina, al monumento dell’Altare della Patria in Piazza Venezia a Roma, la cerimonia per il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro alla tomba del Milite Ignoto per l’occasione. Presenti anche i Presidenti delle due Camere e la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Mattarella all’Altare della Patria per la festa delle Forze armate
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Dopo il volo delle Frecce tricolori, Mattarella ha lasciato piazza Venezia in macchina per raggiungere Bari, dove continueranno le celebrazioni.
Milite Ignoto, Sangiuliano: “Sin da bambino il 4 novembre mi ha sempre commosso”
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Alla cerimonia per l’arrivo del treno del Milite Ignoto era presente il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Sin da quando ero bambino il 4 novembre è una data che mi ha commosso. Come ricorda Gian Battista Vico: una identità collettiva di una comunità nazionale esiste soltanto se esiste la memoria. Se noi abbiamo la capacità di coltivare quotidianamente la nostra memoria, il nostro passato, che non significa guardare indietro ma rappresenta il cemento di tutti i nostri valori“, le sue parole.
Abodi: “Sacrificio per la pace deve essere quotidiano e diffuso”
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“Il valore della memoria è una pratica quotidiana. Le persone delle istituzioni devono essere di esempio come lo è stato il Milite Ignoto che ha sacrificato la sua vita per consentirci di vivere in democrazia e in libertà. Questo bene prezioso va difeso soprattutto in questi tempi in cui la cronaca quotidiana ci propone scenari di guerra. Il significato di quel sacrificio, la vita per la pace, deve essere quotidiano e diffuso. Sono emozionato di servire la nazione. Abbiamo molti obiettivi per lo sport, cercherò di portare sintonia“, ha aggiunto il ministro dello Sport Andrea Abodi.
Crosetto: “Servire con onore il Paese come hanno fatto queste persone”
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Commozione anche nelle parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Oggi si conclude un viaggio, quello che deve proseguire in tutti noi è il viaggio ideale di questa salma che ci ricorda il sacrificio che può compiere un uomo, il punto a cui può arrivare la dedizione allo stato. I nostri sforzi quotidiani sono orientati a servire lo stato come lo hanno fatto queste persone, anche ignote. Persone su cui si fonda la nostra democrazia. Ogni giorno chi serve questo Paese, in qualunque posizione, deve sentirsi sulle spalle la stessa responsabilità. Non c’è onore più grande che servire un Paese, non c’è compito maggiore che servire una comunità“, ha concluso.