Acceso dibattito sul presente e il futuro dell’assetto politico italiano tra i due partiti attualmente in testa a tutti i sondaggi ed espressione di Governo e centrosinistra da un lato e di opposizione e centrodestra dall’altro. A Roma si sono infatti incontrati Enrico Letta e Giorgia Meloni, con quest’ultima che ha chiesto che il M5s si ritiri dal Governo e che l’Italia cambi la propria struttura istituzionale tramite una riforma costituzionale. Il segretario del Pd, invece, ha attaccato in generale l’approccio di Fratelli d’Italia e non solo in questo momento delicatissimo sul fronte geopolitico.
Giorgia Meloni: stoccata a Conte e il M5s
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La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha iniziato la sua riflessione parlando dell’invio di armi all’Ucraina. E nel corso della presentazione del libro di Giovanni Orsina “Una democrazia eccentrica” ha dichiarato: “È accaduta una cosa abbastanza scontata. Nessuna nuova maggioranza, non c’entra nulla. Perché, diversamente da Giuseppe Conte, io non faccio alleanze con gente con cui ho dichiarato che non le avrei fatte. Fratelli D’Italia ha votato semplicemente per il centrodestra“.
“Non c’è una nuova maggioranza. Conte, però, non faccia tutte le parti in commedia. Mi occorre ricordargli che il ministro degli Esteri del Governo, che secondo lui ci sta portando in una escalation militare, è espressione del M5s. Se non è d’accordo, passi all’opposizione e faccia ritirare Di Maio“, ha aggiunto ancora Meloni.
Letta agli alleati di Governo: “Non deragliamo”
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Il segretario del Pd, Enrico Letta, nel corso della presentazione del libro di Giovanni Orsina “Una democrazia eccentrica”, se l’è presa invece con altre forze politiche. “Su quanto accaduto stamattina, dico che il centrodestra di Governo ha commesso un errore – ha dichiarato –. Secondo me, deve considerare che le sue scelte hanno conseguenze sulla tenuta della maggioranza. Hanno aggiunto tensioni ed elementi di rottura. La mia esperienza mi dice che troppi incidenti fanno deragliare la macchina“. Prima di interloquire con Giorgia Meloni, quindi, si è soffermato sull’incontro con il premier finlandese: “Non so se è chiaro a tutti. Oggi è una giornata storica, perché un Paese amico quale la Finlandia ha deciso di legarsi fortemente all’Italia. Questo onora il nostro Paese e Roma“.
Riforma costituzionale? Il dibattito Meloni-Letta
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Giorgia Meloni ha poi rilanciato, rivolgendosi direttamente a Enrico Letta nel corso della presentazione del libro di Giovanni Orsina “Una democrazia eccentrica”. “Faccio un’altra proposta, e la faccio qua a Enrico. Perché non eleggiamo un’assemblea costituente per fare la riforma costituzionale ed avere una democrazia moderna come in Francia? Perché sono cinque legislature che proviamo a fare una riforma del genere e non ci riusciamo“, ha sottolineato.
Questa la risposta del segretario del Pd a Giorgia Meloni: “Penso che l’assemblea costituente sarà il prossimo Parlamento. Avrà un numero talmente ridotto di parlamentari che sarà in grado di operare quei passaggi di riforma costituzionale assolutamente possibili. Sono anch’io per una legislatura costituente, troppi temi sono aperti. Bisogna affrontarli in Parlamento. Serve però un’intesa su cosa fare e dove andare. Io per esempio sono radicalmente contrario al semipresidenzialismo alla francese. Il nostro sistema è il migliore, va solo migliorato“.