[scJWP IdVideo=”f7BBn8mO-Waf8YzTy”]
“La situazione era molto complessa, c’erano gli ingredienti perché il G20 si traducesse in un sostanziale un fallimento, invece è stato un successo“. Lo ha riferito il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine del G20, a Bali, in occasione di una conferenza stampa. “La questione più complessa è stata la gestione dell’aggressione russa all’Ucraina. Il G20 segna un riavvicinamento tra l’Occidente e il resto del mondo con un accordo sul testo finale, nel quale viene inserito un passaggio significativo, ovvero la condanna dell’aggressione russa dell’Ucraina“, ha aggiunto il premier, per poi sottolineare: “Il “successo” è rappresentato anche dal negoziato sul grano, un punto che io stessa ho sottolineato e che ha raccolto il sostegno di tutti i leader, Russia compresa“, ha aggiunto.
“Governo solido, Italia partner fondamentale”
[scJWP IdVideo=”NM40RTq5-Waf8YzTy”]
Meloni ha poi fatto il punto su quanto fatto in occasione del G20. “L’Italia è stata protagonista di questo G20. C’è stata attenzione e curiosità per la nostra partecipazione. Confesso che non sono riuscita a organizzare tutti i bilaterali chiesti con l’Italia, credo però che un elemento dirimente sia l’idea di un Governo solido, stabile che dà una proiezione di lungo periodo e che rende più facile immaginare l’Italia come un attore fondamentale per le relazioni come un soggetto con il quale è molto importante relazionarsi“, ha riferito il presidente del Consiglio.
Missile in Polonia, Meloni: “La responsabilità di quanto accaduto è comunque russa”
[scJWP IdVideo=”QKIk9ZTb-Waf8YzTy”]
Meloni ha poi commentato il caso del missile caduto in territorio polacco.
“Abbiamo chiesto informazioni, ci siamo riuniti e consultati con gli alleati. L’ipotesi che sulla Polonia sia caduto un missile dell’antiaerea ucraina non cambia la sostanza, la responsabilità di quello che è accaduto per quanto ci riguarda è tutta russa. E con gli alleati abbiamo condannato gli attacchi missilistici di Mosca“, ha dichiarato il presidente Meloni.
