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Mario Fiorentini “è stato un grande italiano, un patriota e un grande democratico. Un partigiano coraggioso che con la sua lotta per la libertà e la democrazia ha davvero dato un contributo di grande valore al riscatto civile e morale dell’Italia dopo le barbarie del fascismo e del nazismo, le leggi razziali e la guerra dichiarata da Hitler e Mussolini. Partigiani come Fiorentini sono persone a cui noi dobbiamo la nostra libertà. L’Italia grazie a loro ha potuto poi percorrere la strada della Costituzione, della repubblica, della democrazia e del progresso civile e sociale. Si è sempre battuto con coraggio e abnegazione“. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, uscendo dalla sala della Protomoteca dove è allestita la camera ardente del partigiano e matematico, Mario Fiorentini scomparso a Roma all’età di 103 anni.
Fiorentini, camera ardente del partigiano in Campidoglio
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Una rosa rossa e la bandiera dell’Anpi sono appoggiate sul feretro di Fiorentini scomparso. Accolto nella sala della Protomoteca a Roma, dal sindaco Gualtieri, dal Presidente provinciale dell’Anpi, Fabrizio De Santis, dal figlio Giancarlo e dal nipote Surian. Tra le corone depositate anche quella della Presidenza del Consiglio e i gonfaloni dell’Anpi. Sul feretro anche una foto che ritrae Fiorentini insieme alla moglie Lucia, anch’essa partigiana, negli anni parigini.