L’eurodeputata di Forza Italia, Alessandra Mussolini, si è rivolta ai cronisti a Bruxelles per parlare di “tre emendamenti” di cui è relatrice ombra al Parlamento europeo. Oltre ad un emendamento sulla condizione delle persone migranti e ad uno sulla richiesta dell’annullamento dell’Iva sui prodotti sanitari per le donne, l’eurodeputata ne ha presentato un terzo sul “diritto dei minori al riconoscimento della filiazione“, che esorta gli Stati membri a “registrare gli atti di nasci dei bambini a prescindere dal modo in cui questi sono stati concepiti, sia che il genitore sia unico, sia che si tratti di coppie di fatto, di genitori con unione registrata, sia che il documento riguardi genitori dello stesso sesso“. “La famiglia non può incidere sul diritto individuale e universale di filiazione”, ha osservato Mussolini.
“L’utero è nostro. Non è una questione pubblica”
Mussolini ha poi ribadito la sua posizione sulla maternità surrogata. “L’Ue ha un ruolo fondamentale nell’armonizzare le varie leggi e norme fra gli Stati membri e nello stimolare i Paesi al raggiungimento di maggiori diritti civili, che sono individuali e non un fatto pubblico“, ha dichiarato l’eurodeputata di Forza Italia. “L’utero è della donna, è un organo nostro, non pubblico, ma personale. Non possiamo inserirci troppo nei nuclei familiari, ma dobbiamo fare il possibile per difendere i bambini da tutto e tutti“, ha aggiunto.
Figli coppie omogenitoriali, Mussolini (FI): “Freedom for family”
L’eurodeputata ha poi parlato dei diritti dei nascituri, ricordando che “Forza Italia è sempre stato un partito laico, libertario e garantista. È vero che poi ci possono essere componenti con idee leggermente diverse, ma questa è la mia posizione a difesa dei minori. Quando il bambino viene al mondo, vanno tutelati i suoi diritti di individuo, indipendentemente dalla famiglia in cui nasce“, ha concluso Mussolini.