“In questi giorni ne ho sentite davvero tante sull’Italia. Non mi sembra il momento di fare polemiche, ma una cosa voglio dirla chiaramente: esigiamo rispetto“. Inizia così un lungo post pubblicato su Facebook dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenuto a gamba tesa sulla questione della riapertura dei confini tra Stati. L’ultima notizia in questo senso era arrivata dalla Grecia, dove il governo locale ha deciso di riaprire ai turisti di 29 stati escludendo l’Italia.
La presa di posizione di Luigi Di Maio
“Bisogna misurare sempre le parole e le azioni. Se qualcuno pensa di trattarci come un lazzaretto allora sappia che non resteremo immobili – ha affermato Di Maio -. La pazienza ha un limite. E per carità, capisco anche la competizione tra singoli Stati, è legittima, a patto però che sia sana e leale. Perché c’è un dato che rivendico con orgoglio: l’Italia è bella, unica, ha delle meraviglie pazzesche, delle spiagge fantastiche. E molto probabilmente non ha rivali”.
Il ministro auspica unità da parte degli Stati membri dell’Unione Europea sulle decisioni da prendere: “Adesso sul tema della riapertura dei confini serve una risposta europea, perché se si agisce in maniera diversa e scomposta viene meno lo spirito Ue. E crolla l’Europa. Come Ministero degli Affari Esteri stiamo lavorando senza sosta”.
I prossimi appuntamenti istituzionali
Di Maio ha parlato dei prossimi appuntamenti internazionali in cui si discuterà anche sulle riaperture dei confini per ridare respiro a un settore gravemente colpito dalla pandemia come quello del turismo: “Mercoledì 3 giugno verrà a Roma il ministro degli Esteri francese Le Drian. Sarà il suo primo viaggio all’estero dopo il lockdown e siamo felici che abbia scelto il nostro Paese. Un attestato di vicinanza, che apprezziamo. Venerdì 5 invece io stesso andrò in Germania, sabato 6 sarò in Slovenia e martedì 9 in Grecia. In questi incontri spiegherò ai miei colleghi che l’Italia dal 15 giugno è pronta a ricevere turisti stranieri e che agiremo con la massima trasparenza”.
“La situazione interna, tutti i dati sui contagi, saranno sempre pubblici. Spiegherò loro che non accettiamo black list e che noi non abbiamo nulla da nascondere, anzi. Abbiamo sempre agito con responsabilità e trasparenza e continueremo a farlo. Ma proprio per questo, appunto, ci aspettiamo rispetto” ha poi concluso il ministro degli Esteri.