[scJWP IdVideo=”IQ03RZ3S-Waf8YzTy”]
Mancano ancora pochi mesi all’inizio di Expo 2020 Dubai, ma non è mai troppo presto per iniziare a pensare all’Esposizione Universale del 2030. Al momento non si sa ancora in quale città di svolgerà l’evento, ma l’Italia ha tutta l’intenzione di inserire Roma all’interno della lista delle candidate. Se n’è parlato nel corso dell’iniziativa Roma smart city 2030, svolto presso l’Auditorium Parco della Musica. Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri, ha dichiarato che “inserire Expo 2030 in un percorso di sviluppo territoriale rappresenta una scelta lungimirante e suscettibile di catalizzare sostegno alla candidatura. Per giocare le nostre possibilità di successo non dobbiamo essere nemici di noi stessi. Serve, per questo, unità nazionale“.
Expo 2030, Raggi: “Portiamolo a Roma, ma dobbiamo essere uniti”
[scJWP IdVideo=”VJHCYKXy-Waf8YzTy”]
A margine dell’evento Roma smart city 2030, anche Virginia Raggi, la sindaca di Roma, ha parlato di Expo 2030. “Il 2021 è l’anno della ripartenza ed abbiamo tre grandi tappe davanti a noi: la sfida del recovery, il Giubileo 2025 e l’Expo del 2030. Sono sfide che Roma e l’Italia possono vincere se riescono a catalizzare le migliori forze produttive del Paese. Ho già iniziato a sentire alcuni esponenti di governo e di partito per promuovere Roma Expo 2030. Ho avuto riscontri positivi, ma non dobbiamo affrontare queste sfide spalleggiando un colore politico“, ha spiegato Raggi. “Riprendendo le parole del ministro Di Maio, io credo che dobbiamo lavorare meglio sull’ordinamento di base e a quel punto non abbiamo bisogno di commissari per le grandi opere“, ha concluso rispondendo a una domanda inerente alla richiesta di Gualtieri di nominare commissari speciali.