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La campagna elettorale della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, fa tappa in Calabria, a Cosenza. Durante un comizio, Meloni è tornata ad attaccare l’Unione Europea sulla questione caro-bollette e crisi energetica: “Il problema del caro bollette non nasce adesso. C’è perché l’Europa, invece di fare il suo lavoro e avere una strategia di approvvigionamento energetico, si stava occupando delle direttive su come si cucinano gli insetti, cito testuale, e oggi noi non abbiamo energia in Europa e abbiamo il problema di dove andare a prenderla“, ha sottolineato. E ancora: “Ma quando qualcuno tentava di spiegare che questa Europa aveva delle priorità surreali ci rispondevano che noi eravamo antieuropeisti e nemici dell’Europa. Quando noi cercavamo di spiegare che l’Italia deve cercare di difendere pur nel suo sistema di alleanze i suoi interessi nazionali ci dicevano che eravamo sovranisti“, ha aggiunto Meloni.
“Reddito di cittadinanza mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi no”
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Poi, la leader di Fratelli d’Italia ha contestato la misura del reddito di cittadinanza: “Il reddito di cittadinanza non è una soluzione per varie ragioni, in primo luogo uno Stato normale non mette sullo stesso piano dell’assistenza chi può lavorare e chi non può, perché se lo fa, come fa il reddito cittadinanza, colpisce il più debole. Il paradosso in Italia oggi è che un ragazzo in ottima salute e di 25 anni che può lavorare riceve fino 780 euro, un disabile prende una pensione di invalidità di 270 euro e un pensionato minimo poco meno di 500. Ed è gente che non può lavorare, quindi per questo non sono convinta della bontà della misura. Inoltre il ragazzo di 25 anni deve avere la possibilità di trovare un lavoro, altrimenti rimarrà sempre più povero perché non ha potuto crescere. Io non voglio lasciare indietro nessuno, ma per farlo bisogna avere uno Stato giusto che si occupa di fare assistenza dignitosa per chi non è in condizione di lavorare“.
“Il salario minimo è uno specchietto per le allodole”
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Una chiosa finale sulla questione relativa al salario minimo: “C’è un modo solo per creare lavoro ed è abbassare il costo del lavoro sia sull’attuale occupazione sia soprattutto sulla nuova. Vogliono fare la legge sul salario minimo, bello ma è uno specchietto per le allodole perché in Italia la gran parte di chi ha un lavoro dipendente è coperto da un contratto di lavoro collettivo nazionale con il salario minimo già garantito. Per cui non vi fate prendere in giro“, ha concluso Meloni a Cosenza.