Un’altra donna alla guida della Corte Costituzionale. A pochi giorni dalla scadenza del mandato di Marta Cartabia, infatti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato come nuovo giudice Emanuela Navarretta. Il premier Giuseppe Conte ha quindi controfirmato il decreto di nomina e ha comunicato alle dirette interessate la decisione. Navarretta è nata a Campobasso il 3 gennaio 1966. Insegna diritto privato all’università di Pisa e si è laureata in Giurisprudenza con il massimo dei voti.
Corte Costituzionale, Emanuela Navarretta è il nuovo giudice
Il 13 settembre scade il mandato a giudice della Corte Costituzionale di Marta Cartabia: al suo posto è stata nominata Emanuela Navarretta. La scelta del presidente Mattarella è ricaduta di nuovo su una donna, in particolare una professoressa ordinaria di diritto privato e di diritto privato europeo all’università di Pisa.
Navarretta è nata il 3 gennaio 1966 a Campobasso. Si è laureata con il massimo dei voti in Giurisprudenza all’Università di Pisa ed è stata allieva ordinaria della Scuola Superiore Sant’Anna, dove ha conseguito un equipollente al dottorato di ricerca con lode. Inoltre, dal 1999 al 2001 è stata professoressa associata presso la Scuola Superiore Sant’Anna, dove è stata anche ricercatrice dal 1994 al 1999. Navarretta fa anche parte del Comitato direttivo della Scuola superiore della magistratura su nomina del Csm e ha partecipato alla Commissione legislativa relativa al Testo unico sul trattamento dei dati personali. Dal 2014 al 2016 ha coordinato una Summer School da lei istituita su “Fundamental Rights, Fundamental Freedoms and Private Law after the Lisbon Treaty”.
Parlando di incarichi istituzionali, invece, dal 2009 è componente del direttivo dell’Associazione civilisti italiani e delegata dell’Associazione per i rapporti con le istituzioni. Dal 2008, invece, è Fellow of the Association of the “European Centre of Tort and Insurance Law” di Vienna. Ma è stata anche relatrice presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati per la riforma della disciplina sul danno alla persona nel 2013. Infine, è stata per tre volte coordinatrice nazionale di ricerche finanziate dal Miur (nel 2002, nel 2004 e nel 2009) e una volta coordinatrice dell’unità pisana (Miur 2006).
La nuova App della Corte
L’Ufficio stampa della Corte Costituzionale ha annunciato anche un’altra novità: l’arrivo di una nuova applicazione ufficiale della Corte (il logo prevede due C intrecciate). Grazie a questa piattaforma sarà possibile accedere agli aggiornamenti sulle attività della Consulta, sull’elenco delle decisioni, le massime, i comunicati stampa e i viaggi tra le scuole e le carceri.